giovedì 25 agosto 2022

Mentre la politica gioca con la campagna elettorale il paese muore sempre più velocemente

 


La campagna elettorale in atto è la più falsa della storia della Repubblica Italiana. Che si leggano i tweet dei leader politici che non fanno che scagliarsi uno contro l'altro o che si leggano i programmi dei vari partiti politici il risultato non cambia. Si parla di tutto meno che del problema più serio di questo periodo: il prezzo del gas. Ma l'argomento è sia scomodo che impegnativo, qualunque siano le eventuali proposte che arrivino da destra a sinistra nessuno parla di quanto ormai appare inevitabile a partire dal prossimo autunno: il razionamento del gas. Ma il razionamento forse sarà anche il problema minore in quanto molto probabilmente il prezzo ormai fuori controllo porterà alla chiusura di alcune aziende e ad un aumento incontrollato dei prezzi di tutti i beni anche quelli di prima necessità. E così mentre si parla di flat tax, di condoni per chi ha evaso le tasse, di elezione del presidente della repubblica, di blocchi navali, di alberi da piantare, di transizione ecologica, di cittadinanza da dare ai giovani stranieri, nessuno propone interventi immediati per affrontare il problema del gas prima che sia troppo tardi. Altri stati hanno provveduto con l'unico provvedimento che può in qualche modo porre un freno e dare respiro alle economie: ai consumatori, cittadini privati e aziende, il gas viene venduto ad un prezzo inferiore a quello di mercato e la differenza è pagata dallo stato. In Italia invece si discute di rigassificatori che quando va bene potrebbero entrare in funzione fra 2/3 anni o di prezzo bloccato a livello europeo, improbabile perché come al solito ci sono stati che si mettono di traverso. Su questa proposta poi c'è una presa di posizione surreale del partito antieuropeista per eccellenza: qualcuno ha proposto che il prezzo bloccato può essere comunque adottato dallo Stato Italiano e Fratelli d'Italia, da sempre contro l'Europa, invece è contrario a questa misura a meno che non venga presa appunto a livello europeo. Insomma Fratelli d'Italia si conferma un partito che, oltre ad adottare simboli fascisti che riportano indietro la storia, adotta posizioni contro i cittadini italiano a dispetto poi di quanto va urlano la sue leader Giorgia Meloni.

In questa situazione drammatica, nella quale comunque il governo potrebbe prendere provvedimenti, unica proposta con un minimo di buon senso è quella di Calenda che suggerisce di interrompere la campagna elettorale per occuparsi del problema del gas prima che sia tardi. Naturalmente però ognuno pensa al proprio mulino: e così la proposta che viene da chi nei sondaggi è messo all'ultimo posto è bocciata da chi invece nei sondaggi dovrebbe vincere le elezioni. Questo è lo specchio del livello della politica italiana ed in questo contesto sarà veramente arduo andare a votare il 25 settembre ... sempre che ci arriviamo.

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