domenica 7 agosto 2022

Fino al 25 settembre siamo su scherzi a parte, dal 26 settembre su scherzi del caxxo


Dopo ormai tre settimane di campagna elettorale lo spettacolo della politica italiana è desolante e fuori da ogni logica, uno spettacolo con il quale nemmeno la popolare trasmissione trash di Mediaset, Scherzi a parte, potrebbe competere. E non è colpa solo della legge elettorale più inadeguata e cervellotica che il Parlamento italiano abbia mai partorito, ma la responsabilità è tutta dello squallido panorama politico di questo paese.

A destra sembrano tutti d'amore e d'accordo, almeno loro non fanno trapelare le contraddizioni che circolano fra una accozzaglia di partiti: dai fascisti di Fratelli d'Italia, ai Legaioli guidati da un "cretino" politicamente parlando come Matteo Salvini che ha dato ampia dimostrazione nell'ultima legislatura della inadeguatezza totale a ricoprire qualsiasi carica istituzionale, a Forza Italia partito che si sta squagliando come il suo patrone che perde la copertura plastificata delle rughe ormai imperanti. In questa presunta armonia la destra si lancia in promesse inattuali e nel migliore dei casi incostituzionali: si va dal blocco navale intorno alle nostre coste, inattuabile a meno di una dichiarazione di guerra a tutti i paesi che si affacciano sul mediterraneo, alla flat tax (aliquota fissa per tutti) incostituzionale, passando per la riforma costituzionale che dovrebbe far diventare la nostra Repubblica Parlamentare una Repubblica Presidenziale che però prevederebbe solo l'elezione diretta del Presidente della Repubblica senza passare per una modifica integrale della Costituzione. Tralasciando il famoso milione di alberi promessi da Berlusconi che ormai è divorato da demenza senile grave, tutte proposte inattuabili e improponibili oltre che inadeguate in quanto nessuno nel centro destra ha una levatura politica e istituzionale tale da proporre anche un semplice regolamento condominiale.

Se nella destra la situazione ridicola, in tutto il resto del panorama politica che va dal M5S al centro sinistra la situazione è comica ed al limite del ridicolo. Calenda dopo un accordo con Letta festeggiato con tweet e champagne non fa trascorrere nemmeno i canonici 7 giorni e rompe subito il matrimonio.  Il Pd cerca disperatamente accordi con tutti ad esclusione dell'unico partito che potrebbe garantire una certa percentuale di successo, il M5S. La scusa è che il M5S ha fatto cadere il governo Draghi, ma nello stesso tempo imbarca Fratoianni di Sinistra Italiana che non ha mai votato la fiducia al governo Draghi. Unica nota positiva, almeno per ora ma non si può dire, Letta tiene a distanza Matteo Renzi che per cercare l'ultima scialuppa di salvataggio, si affida al movimento civico di Federico Pizzarotti, al quale forse gli ottimi 10 anni da sindaco di Parma hanno fatto perdere la testa. sembrano due naufraghi che si aggrappano l'uno all'altro che rischiano di affogare entrambi. Intanto il buon Di Maio fonda un altro partito e naturalmente si imbarca sul Pd ottenendo addirittura un collegio nientepopodimeno che ha Bibbiano. Non è ufficiale ma così si vocifera e sarebbe veramente il massimo del ridicolo. Il Movimento 5 Stelle andrà da solo bruciando quei buoni personaggi che hanno fatto esperienza in 10 anni di parlamento (Fico, Bonafede, etc.) dimostrando che il suo capo politico, Giuseppe Conte, dopo l'ottima esperienza del Conte 2 rimane telecomandato da Beppe Grillo vanificando tutto quello che di buono avrebbe potuto uscire dal M5S sganciandosi finalmente dalle paranoie del comico. 

Insomma il teatrino messo in scena da Calenda, Renzi, Pizzarotti, Letta, Fratoianni, Bonanni, Conte e via dicendo fa da contro altare alle proposte folli del centro destra. Quindi rassegnamoci che fino al 25 settembre ne vedremo delle belle e ci sarà da ridere, poi però dal 26 settembre incominceremo a piangere qualunque sarà il risultato: se vincerà la destra tempo un anno ed il paese cadrà nel caos a livello internazionale e probabilmente a livello sociale al proprio interno, se vincerà la sinistra il governo che sarà messo in piedi, ammesso che si arrivi ad un governo, non andrà avanti oltre un anno a causa delle divisioni interne. Siamo messi male.

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