sabato 29 gennaio 2022

Il parlamento di fatto non esiste più ...

 


Per la seconda volta nella storia della Repubblica Italiana il parlamento non è in grado di eleggere il nuovo Presidente della Repubblica e chiede al Presidente uscente, Sergio Mattarella oggi Giorgio Napolitano nel 2013, di rimanere per un altro settennato ignorando completamente la Costituzione. Purtroppo a partire dal 2011 in poi la politica italiana è andata progressivamente in caduta libera e quel parlamento, che spesso lamenta di essere lasciato ai margini dal governo (ora Draghi, ma prima Conte o prima ancora Renzi) per l'uso eccessivo del decreto legge, in questi giorni ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza nella guidare un paese democratico come l'Italia. Per la seconda volta in soli 9 anni i partiti dell'arco costituzionale ed i loro leader non sono stati in grado di trovare una persona adeguata a ricoprire la più alta carica dello Stato. Il maggior responsabile di questo fallimento è sicuramente tutta l'area di centro destra ed in primis di Matteo Salvini, ma naturalmente le altre due componenti del parlamento, il centro sinistra e i Movimento 5 Stelle, non sono totalmente esenti da responsabilità. 

Il centro destra non avrebbe mai potuto presentare un candidato "presentabile" e adeguato per ricoprire la carica di Capo dello Stato per due semplici motivo: da una parte non esiste una figura di alto profilo nelle file del centro destra, dall'altra Matteo Salvini non è certo il politico più adeguato a portare a termine trattative serie. Fino a che si tratta di scrivere qualche decina di tweet al giorno Matteo Salvini è sicuramente un'eccellenza, ma quando si tratta di fare politica seria per il paese ha già ampiamente dimostrato la sua totale inadeguatezza anche nei momenti di lucidità quando la sua mente non è offuscata da qualche mojito.

Dal canto suo il centro sinistra ha dimostrato ancora una volta la totale inconcludenza, incapace di mettere sul tavolo una candidatura seria difficilmente rifiutabile anche dal centro destra. Letta ed il Pd hanno deciso semplicemente di fare ostruzione e di dire no alle proposte per certi versi esilaranti di Salvini piuttosto che prendere l'iniziativa per guidare il parlamento alla elezione secondo quanto previsto dalla Costituzione.

Il Movimento 5 Stelle risulta invece non pervenuto ormai dilaniato dalle polemiche interne che in questa occasione sono venute chiaramente alla luce del giorno: Conte e Di Maio non vanno proprio d'amore e d'accordo. Ecco allora che quel movimento che avrebbe dovuto aprire il parlamento come una scatola di sardine alla fine ha contribuito notevolmente ad affossare la centralità del parlamento. Portare nelle istituzioni persone scelte a caso dagli iscritti al movimento per quella famosa teoria del uno vale uno, si è dimostrata un fallimento totale. Alla fine il Movimento 5 Stelle si è dimostrato alla stregua degli altri partiti passando dalle consultazioni farsa anche per decidere banali questioni ad una pattuglia di sprovveduti senza arte né parte. Ma che si poteva pretendere da un movimento creato da un comico con un manifesto elettorale racchiuso in un semplice Vaffa ?

Insomma alla fine il parlamento alza bandiera bianca, tutti i leader sono messi nell'angolo dietro la lavagna con il copricapo del somaro: Sergio Mattarella ha preteso che ha chiedere la sua disponibilità fossero i capi gruppo di Camera e Senato piuttosto che i leader dei vari partiti come fece Giorgio Napolitano.

Ed ora ? Ed ora si andrà avanti un anno per arrivare alle elezioni del 2023 dove purtroppo c'è da scommettere gli italiani avranno già dimenticato che cosa hanno combinato i partiti e andranno come pecore a votare ancora FdI, Lega, FI, IV, PD, M5S, LEU e compagnia bella. 

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