sabato 1 gennaio 2022

Il governo dei migliori ci fa iniziare l'anno nel peggiore dei modi

 


Quando si insediò il governo Draghi fu subito indicato da uno dei maggiori fautori della crisi di inizio 2021, Matteo Renzi, come il governo dei migliori. Una definizione anacronistica considerato che quel governo annoverava fra i suoi ministri personaggi discutibili e già ampiamenti conosciuti per il loro disastri. Alcuni nomi: Brunetta, Gelmini e i ministri del partito di Matteo Salvini che di scempi ne aveva commessi solo alcuni mesi prima. Ma tant'è che per Renzi era sufficiente il nome di Draghi per indicare quel governo come il governo migliore che l'Italia potesse ambire di avere. Dal punto di vista della gestione della pandemia, era appena iniziata la campagna vaccinale, il primo atto di quel governo fu quello di assegnare la gestione della campagna vaccinale ad un militare, il generale Figliuolo, che da quel momento iniziò a girare il paese in lungo e in largo in tuta mimetica come un novello ducetto. Un incarico ininfluente sulla campagna stessa che era ed è tutt'ora a carico delle regioni le quali infatti se ne sono subito infischiate delle direttive del generale ed ognuna ha agito per conto proprio. Purtroppo quelle prime avvisaglie si sono confermate dopo 10 mesi quando il governo dei migliori approva la legge di bilancio e porta il paese al nuovo anno in condizioni precarie non solo dal punto di vista sanitario. Non facciamoci infinocchiare dal Pil che segnerà probabilmente un +6% come naturale rimbalzo dopo il disastro del 2020 causato dal Covid. 

Proprio nella gestione del Covid il governo si arrende alla nuova variante Orion e lascia il paese allo sbando con libertà di infettarsi togliendo l'obbligo di quarantena ai vaccinati con tre dosi che risultino positivi e non mettendo in atto alcuna restrizione che possa in qualche modo arginare la quarta ondata. Ed ecco ormai che i numeri superano ampiamente quelli della prima e seconda ondata portandoci a livello di soggetti positivi mai registrati da quando è iniziata la pandemia. Per il momento gli ospedali tengono ma solo perché la grande maggioranza dei cittadini si è vaccinata anche con la terza dose e non certo per l'attività comunicativa del governo. La comunicazione, in termini di pandemia e di lotta al Covid, continua ad essere deficitaria e falsa con un generale che continua a blaterare di immunità d gregge quando ormai, dall'inizio della diffusione della variante Delta, anche i bambini sono a conoscenza che l'immunità è solo una chimera. Ancora nessuno prende il coraggio di dire come stanno le cose: quelli che impropriamente chiamiamo "vaccini" in realtà sono degli strumenti di protezione contro la malattia grave da Covid ma vaccini nel senso letterale del termine non lo sono proprio. Intendiamoci per fortuna che ci sono altrimenti con questa quarta ondata i morti si conterebbero sui marciapiedi delle strade. Purtroppo ormai sappiamo che questi strumenti non sono sufficienti a limitare il contagio e che servono altri strumenti come evitare assembramenti di qualsiasi natura, ma in questo senso il governo ha scelto la strada dell'infettiamoci tutti per non bloccare alcuna attività produttiva e quindi si salvi chi può.

Per quanto riguarda invece la legge di bilancio dopo aver sbandierato il famoso taglio delle tasse in realtà il governo ha messo in campo una sforbiciatina che non toccherà i redditi più bassi mentre agevolerà quelli più alti e che risulterà ininfluente alla luce del rialzo delle tariffe di luce e gas. Il bilancio a fine 2022 sarà negativo per i redditi medio basso che vedranno mangiarsi quel piccolo beneficio in termini di tasse dal costo dell'energia.

Infine tutti coloro che gridano alla "dittatura" per i provvedimenti in termini di lotta al Covid, non gridano al vero scandalo di questo governo che non consente la parlamento di discutere in maniera adeguata la più importante legge di ogni anno: quella di bilancio. E' vero che tutti i partiti presenti in parlamento, ad esclusione di Fratelli d'Italia, sono al governo ma privare il parlamento delle proprie funzioni questo si che è sinonimo di dittatura, ma in questo paese ormai si è perso totalmente il senso delle parole e del loro reale significato.

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