mercoledì 21 luglio 2021

Irresponsabili, rimbecilliti o criminali: libertà di scelta

 


Provate a immaginare un nostro antenato del 1918/1920 che improvvisamente si vedesse catapultato nel 2020/21 cosa potrebbe pensare. In quegli anni ci fu la pandemia più terribile vissuta dal genere umano, la spagnola, con oltre 500milioni di contagiati e circa 50 milioni di morti. I dati della attuale pandemia da Sars-Covid-19 impallidiscono rispetto a quelli della spagnola del 1918/20. Ora quell'ipotetico sopravvissuto si trova improvvisamente nel 2020 in piena pandemia da Covid-19 ma, a differenza di quanto accaduto con la spagnola che imperversò per tre anni per poi scomparire, dopo solo 8 mesi dall'inizio dell'emergenza sanitaria ha a disposizione l'arma per difendersi dall'epidemia: il vaccino. Il nostro malcapitato non ci penserebbe su due volte e correrebbe a vaccinarsi primo per mettersi al riparo dal contagio, secondo per mettere al riparo la comunità intera, terzo per tornare ad una vita normale. E sicuramente il povero viaggiatore nel tempo non avrebbe dubbi che TUTTI farebbero altrettanto per uscire quanto prima dall'emergenza sanitaria. Ora il nostro uomo cosa potrebbe mai pensare di coloro che si rifiutano di vaccinarsi protraendo la durata dell'epidemia che potrebbe essere sconfitta in un anno e mezzo ? Che sono degli irresponsabili potrebbe essere il primo pensiero. 

Successivamente però ascoltando le motivazioni di coloro che non sono disposti a vaccinarsi:

  • "non sappiamo che cosa ci verrà iniettato"
  • "non si conoscono gli effetti a lungo termine del vaccino"
  • "è solo una manovra delle case farmaceutiche"
  • "io sono giovane e quindi per me anche se sarò contagiato non ci saranno conseguenze gravi" 
il secondo pensiero potrebbe essere che sono dei rimbecilliti e/o rincoglioniti.

Poi osservando che prolungando la circolazione del virus, sia a causa di coloro che non si vaccinano ma anche a causa di coloro che, dopo un rallentamento dell'epidemia causa le restrizioni, riprendono a comportarsi in maniera scellerata (tipo le manifestazioni di festa per le partite della Nazionale di calcio) si diffondono nuove varianti e il contagio riprende a correre, il terzo pensiero potrebbe essere che questi irriducibili del non vaccino siano equiparabili a dei criminali sanitari.
Ora in capo a questo gruppo di "irresponsabili" che con la loro testardaggine ci riporteranno a chiusure e restrizioni più o meno due nonché a nuovi ricoveri e/o morti, si potrebbero sicuramente mettere quei politici che fomentano questi comportamenti per la loro propaganda criminale. Sentire un leader politico che dichiara di non voler vedere suo figlio "INSEGUITO" da una siringa, oppure riferendosi sempre al vaccino "NON MASSACRIAMO I BAMBINI" è sinceramente non solo da censurare ma da rinchiudere con TSO. Si può essere contrari alla vaccinazione ma utilizzare questo linguaggio è una vera e propria violenza che dovrebbe essere condannata da chiunque indipendentemente da proprio credo politico.
Il nostro uomo venuto dal passato probabilmente se ne ritornerebbe agli anni della sua pandemia dove almeno non era stato illusi dalla scoperta di una soluzione e poi trascinato nel rifiuto della soluzione stessa. I morti che ancora purtroppo dovremo contare in questi mesi saranno in parte anche sulla coscienza di coloro che tentano in ogni modo di ostacolare la vaccinazione senza per altro proporre soluzioni alternative. 

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