lunedì 22 giugno 2020

Dove c'è da fare sciacallaggio lui non manca mai


Dopo quanto avvenuto con il ponte Morandi, ora che il nuovo ponte sarà pronto, la politica farebbe bene ha mettersi da parte e lasciare la scena ad altri attori. Ma questo significherebbe avere una classe politica responsabile e cosciente e se fosse così magari la tragedia del ponte di Genova non sarebbe accaduta e non ci sarebbero stati 43 vittime. E invece siamo in Italia e quindi dopo gli annunci sulla concessione che sarebbe stata "immediatamente" tolta ad Autostrade, dopo gli squallidi selfie di Matteo Salvini, di Luigi Di Maio il giorno dei funerali delle vittime, ecco che ora la sceneggiata riprende oggi che il ponte è ricostruito e fra poco ci sarà la sua inaugurazione. Temendo di essere estromessi da quella cerimonia, che sarà si un festa ma senza dimenticare che quella festa è costata 43 morti innocenti, i politici più spregiudicati e più dediti allo sciacallaggio si sono presi la scena oggi. Giovanni Toti, presidente della Ligura, Bucci, sindaco di Geneova, e Matteo Salvini, il più fuori luogo di tutti, si sono presi la scena camminando sul nuovo ponte, facendo selfie e video, non rinunciando all'immancabile propaganda politica. l buon Salvini naturalmente ha vestito i panni dell'operaio della Webuild, a ditta costruttrice, ed ha colto l'occasione per il suo sproloquio. E' singolare ma del tutto normale per il sindaco leghista, proporsi come colui che difende gli "interessi" degli italiani, salvo poi vestire ad ogni occasione i panni di colui che rema e manovra contro il paese ed i suoi cittadini, soprattutto quelli che appartengono ad una categoria estranea alla Lega: i cittadini onesti. E' già accaduto il 2 giugno, quando Salvini e la vispa Teresa, infangando la festa della Repubblica, hanno promosso quella manifestazione inutile e scellerata grazie alla quale il Lazio oggi è l'unica regione italiana con indice di trasmissione superiore a 1. I romani e i laziali ringraziano. Per Salvini è stato più importante infangare la memoria di oltre 33.000 morti utilizzati per la sua sporca propaganda politica. Oggi i morti utilizzati da Salvini sono in numero minore, "solo" 43, ma il leader leghista se ne frega altamente e va sul ponte per la sua sporca propaganda. Propaganda che si incentra sui due punti cardine delle sue proposte post-Covid: promuovere un ulteriore condono fiscale o pace fiscale come la si voglia chiamare e cancellare l'unica, anche se debole, difesa che lo Stato ha per tenere lontani dagli appalti mafie e corruttori: il codice degli appalti. Se aggiungiamo a questi due capisaldi la Flat-tax il quadro anti italiano ed soprattutto anti cittadino onesto è completo. Speriamo che Conte ed il governo tengano duro, non perché sia il miglior governo ma solo perché nel quadro generale potremmo solo andare a stare peggio.

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