giovedì 6 febbraio 2020

Tutti in piazza per appoggiare incompetenza e populismo


Quando un partito/movimento che sta al governo chiama in piazza il "popolo" come accade nelle più torbide dittature, si è quasi sempre di fronte a incompetenza, populismo e approssimazione oltre che in evidente difficoltà. Il Movimento 5 stelle mette insieme tutte queste prerogative e per il 15 febbraio annuncia una manifestazione facendo appello al "popolo italiano" come se il popolo italiano fosse il sostenitore plebiscitario dei grillini. La motivazione è quella di fermare chi intenderebbe ripristinare i "vitalizi" che Di Maio e soci sostengono di aver abolito con il governo Conte 1. Ora, intanto i vitalizi sono stati aboliti dal governo Monti, il governo Conte-Di Maio-Salvini aveva solamente provveduto ad un ricalcolo delle pensioni dei parlamentari esclusivamente con il metodo contributivo. Una scelta più che giusta considerato che ormai tutte le pensioni dei normali cittadini erano e sono calcolate con quel metodo, purtroppo però Di Maio e soci presi dal loro impeto anticasta, della quale però sono entrati ufficialmente a far parte dalle elezioni 2018, hanno pensato bene di rendere il loro provvedimento retroattivo. Un provvedimento pericoloso e anticostituzionale tanto è vero che il provvedimento non è stato emanato con una legge ma semplicemente con una modifica del regolamento di Camera e Senato. Naturalmente i ricorsi di coloro, circa 700, che si sono visti effettuare un ricalcolo retroattivo del proprio emolumento non si sono fatti attendere, ma quale cittadino non avrebbe fatto ricorso se si fosse visto tagliare stipendio e/o pensione in maniera retroattiva ? Nessuno nemmeno il grillino più sfegatato. Ora questi ricorsi sembra che siano in dirittura d'arrivo e stiano per essere accolti ed ecco allora che il Di Maio chiede al "popolo" di fare le barricate e scendere a manifestare per .... un problema che andrà ad esaurirsi, che non esisterà più e che sinceramente sembra essere l'ultimo dei problemi del paese, ma il primo per un Movimento arrivato al governo a sua insaputa e incapace di governare con chiunque (destra, centro e sinistra).
Un movimento accecato dall'odio che dopo aver abbandonato alcune sue bandiere (Tap, Tav, Ecologia, Acqua, etc etc) cerca disperatamente di evitare il definitivo affossamento aggrappandosi a tempi con il ritorno del (presunto) vitalizio o come la prescrizione (tema forse più critico e un vero cancro del sistema giudiziario italiano), ma in maniera approssimativa che dimostra la totale incompetenza a governare. La prescrizione è semplicemente l'effetto di un problema molto più serio che nessun governo ha mai affrontato e risolto: il malfunzionamento della giustizia. La giustizia in Italia ha tempi biblici e la prescrizione è semplicemente uno strumento per evitare che un cittadino rimanga appeso ad un processo per decenni. Naturalmente con questo istituto molti colpevoli rimangono impuniti (non per niente Berlusconi abbreviò i tempi della prescrizione) ma allo stesso modo coloro che sono portati a processo ingiustamente vengono in qualche modo salvaguardati da rimanere a tempo indeterminato sotto processo. Cancellare l'effetto e non intervenire sulle reali cause è semplicemente un modo di agire da populisti incompetenti. Il corretto modo di procedere sarebbe prima di ogni altra cosa mettere in condizione la giustizia di funzionare per poi cancellare l'istituto della prescrizione altrimenti si passerà da un sistema in cui dei colpevoli non sono condannati ad un sistema in cui degli innocenti rischiano di rimanere sotto processo a vita.

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