lunedì 14 maggio 2018

Se la rivoluzione è questa .....

"Il contratto è l'accordo fra due o più parti per costituire, regolare o estinguere fra loro un rapporto giuridico patrimoniale". Questa è l'ultima novità della coppia Di Maio-Salvini che si appresterebbe a governare un paese democratico. Già a leggere la definizione di contratto un bambino delle elementari si chiederebbe: ma che cosa c'azzecca un contratto per stilare un accordo fra due partiti allo scopo di governare un paese ? Eppure i due, che probabilmente non hanno la più pallida idea né del significato della parola contratto né tantomeno del significato di governare, presentano questa novità come una rivoluzione e addirittura Di Maio si è sbilanciato nell'affermare che in questi giorni "si scrive la storia". Ora, a parte che la storia la si scrive tutti i giorni, poi ci sarebbe da capire se questa storia sia un fatto positivo o negativo. Ma Luigino è pieno di se forse ancora di più del suo nuovo "amico" Salvini e probabilmente allo stesso livello dell'ex presidente del consiglio Matteo Renzi. Personaggi che probabilmente soffrono dell'effetto Danning-Kruger: una distorsione cognitiva della personalità per cui persone incompetenti tendono a sopravvalutare le proprie abilità, mentre persone abili tendono a sottovalutarle. Ora le questioni che sorgono da questa "nuova" modalità di trovare un accordo fra due partiti tramite un contratto sono almeno due. Una volta stilato il contratto du 10-20-30 punti o quelli che sono, che cosa faranno i due partiti al governo quando si troveranno ad affrontare problemi che non sono stati previsti nel contratto stesso ? In cinque anni di governo (ammesso che la legislatura arrivi fino alla fine) di questi eventi da affrontare ce ne saranno un'infinità ed allora i due che faranno ? Si rinchiuderanno per qualche giorno al Pirellone come hanno fatto in questi giorni per stilare un nuovo contratto che comprenda il nuovo problema ? Sicuri che il contratto non sia un'emerita presa in giro come strumento per governare un paese ? Si può essere valido per trovare un accordo su qualche punto come le promesse fatte in campagna elettorale ma poi per governare un paese ci vuole una strategia comune sia per le questioni interne che per quelle internazionali, serve un progetto ed una visione sul modello di paese che si intende perseguire. Ah già scusate ma questo significherebbe fare politica e qui siamo in Italia dove si governa per avere voti. La seconda questione invece riguarda il futuro presidente del consiglio: poiché si sta stilando questo contratto senza sapere chi sarà il futuro presidente del consiglio, cosa della quale i due ancora si vantano dimostrando incompetenza ed inadeguatezza prima ancora di iniziare, che farà il presidente incaricato alla guida di un governo che dovrebbe "rispettare" il contratto appena firmato dalle due parti ? In queste condizioni si tratterà di un mero esecutore che alla mattina si sveglia, convoca il governo e dice: "Oggi ci occupiamo del primo punto, domani del secondo e così via" alla faccia della Costituzione, della democrazia e della politica. A meno che i due non si accordino davvero per una vera e propria buffonata come quella della staffetta fra Salvini e Di Maio che si avvicendano alla presidenza del consiglio per metà mandato ciascuno.
Conclusione: se la rivoluzione è questa .... aridateci la restaurazione

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