lunedì 28 maggio 2018

Mattarella smaschera il giochino Lega-M5S, i veri traditori del voto popolare






I due sbruffoncelli istituzionali, Salvini-Di Maio, alla fine sono stati smascherati e messi nell'angolo dal quale ora riprendono il loro ruolo di imbonitori del popolo pronto sempre a schierarsi dalla parte di chi urla di più senza avere cognizione di quanto gli urlatori affermano. Che i due non avessero alcuna intenzione "seria" di fare un governo era palese fin dall'inizio e dalla stesura grottesca di un contratto per formare un programma di governo. Il contratto si fa fra due persone che non si fidano fra loro o che devono concordare la fornitura di un bene o servizio al fine di tutelare entrambe le parti. Ma qui si trattava di governare un paese e non si può governare sulla base di una carta controfirmata magari da un notaio. Già ma in Germania allora ? Alcun confronto possibile perché in Germania le trattative la ha condotto il futuro premier in persona e cioè la Merkel e non due capi di partito i quali pretendevano poi di teleguidare il futuro presidente del consiglio e magari anche il presidente della repubblica passando sopra alle loro prerogative garantite dalla Costituzione. Quando il suo poi presenta la lista dei ministri al presidente del consiglio che la porta al presidente della repubblica, un'altro giochetto dei due furbetti viene smascherato prontamente. Nel contratto di governo non si parla di euro e di europa, punti forza della campagna elettorale dei due (più velati in quella del M5S, più palesi in quella della Lega), ma nel ministero chiave per questi aspetti si piazza un tipo, non politico fra l'altro come il presidente del consiglio, il cui obiettivo palese è manovrare i maniera carbonara per uscire dall'euro e dall'europa. E quindi accade quello che è accaduto tantissime volte con una sola differenza: nessuno si era messo in testa di andare allo scontro frontale di tipo istituzionale con il Presidente della Repubblica. Volenti o nolenti è lui che nomina i ministri su proposta del presidente del consiglio incaricato e quindi se fra i due ci sono delle divergenze, come ci sono state in passato, queste divergenze i due le risolvono. In questo caso non è stato possibile per un semplice motivo: il presidente del consiglio incaricato non aveva alcun margine di manovra incastrato dal contratto Salvini-Di Maio salvo essere sfiduciato sedura stante. Insomma i due hanno giocato fuori dalla Costituzione e pretendevano che anche il presidente della repubblica li seguisse in questo gioco scellerato. Se i due avessero avuto realmente intenzione di governare potevao tranquillamente seguire una strada: nominare un ministro dell'economia politico e procedere con il loro programma ammazza Italia e quindi rispettare pienamente il mandato avuto con il voto. Invece loro per primi non lo hanno rispettato già proponendo un presidente del consiglio tecnico ed una squadra di ministri anche questa con qualche tecnico qua e là, il tutto dopo aver predicato per 5 anni contro i governi di questo tipo, ultimo quello Renzi "non votato" da alcuno come andava di moda affermare. Questo è il vero punto: i due saltimbanchi per primi hanno tradito il voto dei propri elettori, ma da ieri sera hanno già iniziato ad urlare e la massa del gregge li seguirà.

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