mercoledì 12 aprile 2017

Tra Pd e M5S una scemenza tira l'altra




Siamo ad un anno circa dalle prossime elezioni politiche (nessuno ha veramente intenzione di andare al voto prima della naturale scadenza della legislatura) ed il dibattito politico, già improntato su una campagna elettorale permanente, scade giorno dopo giorno. E' vero anche che solo due degli almeno tre attori se le stanno menando di santa ragione: il Partito Democratico ed il Movimento 5 Stelle. Purtroppo se le menano non come penserebbe chi ha ormai i capelli bianchi ed ha vissuto le stagioni della Politica quella vera, ma se le danno di santa ragione attraverso messaggini di 140 caratteri, i famosi tweet, dove ognuno scrive ciò che vuole e senza dare spiegazioni o effettuare analisi serie o meglio ancora formulare proposte. Il dibattito è sul piano del pettegolezzo e del io sono meno scandaloso di te, oppure io ho fatto questo ma tu hai fatto quest'altro. Insomma un dibattito da ragazzini o da bar dove per altro si riescono a fare discorsi sicuramente più seri e completi. Ora tanto tanto può essere un minimo giustificato il M5S che sta all'opposizione e che tenta in tutti i modi di screditare il partito di governo e quindi usa tutti gli strumenti a sua disposizione, ma il Partito Democratico che appunto sta governando il paese avrebbe altre armi da usare per la sua propaganda: le armi dei provvedimenti da prendere per guidare un paese verso il prossimo traguardo di elezioni democratiche. Ma per governare è necessario avere idee, proposte e programmi mentre il Partito Democratico è privo di tutte queste risorse e la sua azione attualmente è tutta incentrata alle prossime primarie per l'elezione del nuovo segretario. Ecco allora che i rari provvedimenti attuati dal governo, tutti più o meno forzati perché richiesti dall'europa o di basso profilo, sono propagandati attraverso i soliti tweet falsi e fuorvianti. Anche l'ultimo decreto per la manovra di 3,5 miliardi richiesta dall'europa è propagandata in queste ore come una manovra priva di tasse mentre il cittadino comune sa per esempio che in questo inizio anno le tariffe elettriche sono aumentate del 20%, che il costo di benzina e gasolio sta aumentando in occasione delle festività pasquali, che lo spread è tornato intorno a 200 e questo significa una cosa sola: euro in più estratti dalle tasche degli italiani in maniera indiretta. Per non essere da meno il Movimento 5 Stelle risponde a queste bordate con altre di infimo livello come quella di stamattia di Di Maio relativa alla presunta importazione del 40% dei criminal rumeni, od alle conferenze stampa nelle quali i giornalisti non possono fare domande, o minacce di esposti alla magistratura sul presunto scambio dei favori fra Pd e l'imprenditore che ha acquistato l'Unità. Insomma se il livello della politica è sceso così in basso non è responsabilità solo di chi governa ma anche di chi fa opposizione senza incidere sulle questione reali del paese.

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