venerdì 7 aprile 2017

Chi sta con chi .....


Ed ora siamo proprio ad un passo dalla terza guerra mondiale anche se magari gli storici fra un secolo o due potranno dire che ci siamo già in mezzo. E' una guerra che si sta giocando in quella area geografica scelta dai paesi che sconfissero il nazzismo nella seconda guerra mondiale: il medio oriente. Quello fu il terreno scelto per continuare lo scontro che di fatto non è mai terminato. La decisione di insediare lo Stato di Israele proprio in quell'area aveva il duplice scopo di allontanare il popolo ebreo da Stati Uniti ed Europa e di allungare la mano occidentale in mezzo agli stati arabi per tenerli in qualche modo sotto controllo e poter sfruttare adeguatamente senza troppi problemi le loro risorse naturali. Lì è iniziato subito lo scontro fra mondo occidenate (raprpesentato dagli israeliani) ed il mondo arabo. Il piccolo stato di Israele, supportato da Stati Uniti e Europa, contro il popolo palestinese ed arabo supportato da Russia e Cina (salvo qualche eccezione come per esempio l'Arabia Saudita). Lo scontro è andato avanti per anni confinato in quei territori fino a che un bel giorno la Russia ha pensato di estendere la propria egemonia, per garantirsi i passaggi necessari verso l'Europa per gas e petrolio, invadendo l'Afghanistan. Da quella invasione sono iniziati una serie di errori da parte dei due contendenti che hanno portato allo sviluppo del terrorismo impersonificato da Al Qaeda supportato o dall'uno o dall'altro a seconda della convenienza. L'errore principale, nel quale si persevera ancora oggi, è stato quello di pensare di sconfiggere il terrorismo, che non ha patria, invadendo prima l'Afghanistan, poi l'Iraq, poi portando la guerra in Libia, e via dicendo fino ad arrivare oggi alla Siria. In Siria per la prima volta le due potenze Usa e Russia si affrontano quasi direttamente tanto ormai da non capire più chi sta con i ribelli, chi sta con l'Isis e chi con il regime di Assad. La Russia dice di bombardare le postazioni dell'Isis, Assad bombarda i ribelli, gli Stati Uniti bombardano Assad. In mezzo a queste bombe che cadono ovunque ci sono i civili, uomini donne e bambini che hanno davanti a loro una scelta: rimanere in Siria e farsi ammazzare uno dopo l'altro, fuggire in europa per finire in qualche campo di "concentramento" o contro qualche muro. Questo è l'aspetto più tragico della situazione provocata in medio oriente ed in Libia, come in altri paesi africani, dal mondo occidentale: popolazioni sfruttate prima, coinvolte da guerre "portatrici di democrazia" e poi respinti dai responsabili di questo disastro nel momento in cui queste popolazioni cercano di fuggire da morte, miseria e sfruttamento. Ed in questo disastro si continua a cercare di "capire" chi sia il buono e chi sia il cattivo alla faccia di chi muore o in patria, on in mezzo al mare, o dopo aver toccato la terra del "paradiso" occidentale. E' per questo che non c'è speranza per nessuno, nemmeno per noi, perché invece di cambiare rotta si tenta solo di schierarci da una parte e dall'altra ... mentre tutte le parti usano una sola stategia: bombe e missili. Che poi siano chimiche o tradizionali fa poca differenza, cambiando l'ordine dei fattori il risultato non cambia: morte e distruzione.

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