giovedì 9 marzo 2017

Diario di una giornata di ordinaria follia in un paese senza speranza


Capitano sempre più spesso giornate come quella odierna nella quale il cittadino medio pensante non trova spiegazioni nella sequenza degli eventi politici e non sa farsi una ragione prima di come sia potuto accadere tutto questo e poi di come il paese possa uscire da una situazione sempre più nera e senza speranza di ripresa alcuna.
Si inizia di prima mattina con la notizia che l'Europa ci bacchetta sulla gestione inefficiente dell'immigrazione per le poche espulsioni, i pochi rimpatri e le lungaggini burocratiche nella gestione dei richiedenti asilo. Ma come in tutta europa si fa a gara ad erigere muri, a creare ghetti e campi di concentramento di memoria passata e la bacchettata arriva all'Italia, il paese che per la sua posizione geografica si trova ad essere la prima meta di chi fugge dalla guerra e l'unico paese che non può innalzare muri .. per fortuna. Proprio oggi il presidente del consiglio riferisce al parlamento sull'europa e sul prossimo incontro a livello europeo ed invece di ricevere l'appoggio unanime per rimandare al mittente le critiche europee, viene apostrofato dai grillini come colui che insieme al suo partito in questi ultimi tre anni ha fatto più danni della seconda guerra mondiale. Ora si può essere favorevoli o contrari alle politiche di gestione dell'immigrazione da parte del governo attuale e passato, ma di fronte ad un attacco scriteriato dal parte dell'Europa la politica italiana dovrebbe quanto meno fare fronte comune ... ma come al solito questo in un paese normale non in Italia. 
Passiamo al lavoro ed ai tanto decantati effetti del Jobs Act, punto di vanto dell'ex presidente del consiglio. Dopo otto mesi di assenza per un trapianto di fegato un operaio torna al lavoro per riprendere il suo posto ed invece si trova davanti una bella lettera di licenziamento in tronco. Eh già il Jobs Act ha cancellato l'art 18 con annessi e connessi e così i diritti, che secondo il Pd, avevano in pochi ora non ce l'ha nessuno. Ed hai voglia a dire che quei circa 600 posti di lavoro a tempo indeterminato sono costati una cifra e che il lavoro a tempo determinato non esiste più con la liberalizzazione del licenziamento, il Pd Renzi e Poletti non ci sentono e considerano quella riforma una riforma di sinistra (talmente di sinistra che la voleva fare anche Berlusconi ma ful il Pd ad impedirlo). Il povero lavoratore ora farà causa all'azienda e fra qualche anno si vedrà offrire non reintegro come sarebbe stato giusto ma bensì qualche migliaia di euro e tutti contenti e felici.
Per concludere degnamente la giornata arriva l'ennesimo provvedimento a favore dei ricchi e degli evasori. Il governo consentirà ai facoltosi imprenditori o professionisti di prendere residenza in Italia e pagare una cifra forfettaria pari a 100.000 euro piuttosto che dichiarare i propri redditi guadagnati all'estero. Insomma l'Italia diventerà un paradiso fiscale come Montecarlo, Malta o altri stati del genere. Prendete un pilota di formula uno o un calciatore straniero che gioca in Italia percone cioè i cui maggiori introiti li anno da contratti pubblicitari solitamente stipulati all'estero, professionisti insomma che guadagnano decine di milioni quando va male, si prendono la loro bella residenza in Italia, versano il loro obolo di 100.000 euro e per il resto tutto a posto. Poi in Italia i cittadini normali oltre a pagare tasse per il 40% ed oltre non ricevono servizi adeguati per quello che pagano. Dice ma lo fanno anche all'estero, ma se all'estero fanno stronzate dobbiamo copiarli anche noi ? E come la mettiamo con la Costituzione che recita "Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva" ?
E questo paese ha un futuro ... ? "Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività""Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività""Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività"

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