lunedì 28 dicembre 2015

Si fa presto a dire .. lotta all'inquinamento ed allo smog


La lotta allo smog e all'inquinamento non si improvvisa e non si può fare quando gli effetti sono così evidenti. Se è sufficiente un mese di alta pressione e bel tempo (non due come dicono i giornali) per mettere in crisi le città allora significa che le politiche in campo ambientale ed energetico sono del tutto sbagliate. E non troviamo la scusa del cambiamento climatico, che comunque se vera sarebbe sempre e comunque colpa nostra, periodo come questo sono sempre accaduti ma la società, almeno quella italiana, non era così imperniata sull'automobile e sul trasporto su gomma in generale. Oggi siamo schiavi dell'auto, anche perché senza sarebbe un disastro considerate le condizioni ed i costi comunque elevati del trasporto pubblico, ed il traffico commerciale viaggia per la maggior parte su camion che percorrono in lungo e in largo la penisola soppiantando il trasporto ferroviario. Ma a parte questo elemento poi ci sono le politiche energetiche del paese e proprio nel prossimo anno ne subiremo un pessimo esempio. Le nuove tariffe per l'energia elettrica andranno a premiare chi cosuma maggiormente rispetto agli utenti con contratti residenziali e con consumi al di sotto dei 2.700 kW annui che sborseranno dai 20 ai 70 euro in più. Una nuova tarriffazione demenziale che scoraggia chi vorrebbe investire nelle energie alternative come il foltovoltaico e allo stesso tempo penalizza chi invece ci ha già investito calcolando un ammortamento dell'investimento anche in base ai minori prelievi di energia dal circuito elettrico nazionale. Queste sono le politiche scellerate i cui effetti non si vedranno immediatamente ma che nel corso degli anni provocheranno ulteriori danni a quelli già in essere mesi in evidenza da qualche settimana di alta pressione e assenza di piogge. Senza politiche adeguate i provvedimenti emergenziali di questi giorni serviranno a ben poco o a niente salvo le solite polemiche politiche sterili, opportunistiche e populiste che non affrontano il problema seriamente. Il blocco del traffico nelle città non avrà alcun effetto duraturo ma servirà solo a tirare avanti fino alla pioggia ed al brutto tempo che arriveranno prima o poi, ma non serve nemmeno la polemica di Grillo sugli alberi abbattuti che di certo non sono la causa dello smog a Milano. Così come non servono i grandi consessi internazionali che alla fine rimandano il problema ai prossimi 20 anni spostando ogni volta l'asticella del momento in cui si prenderanno provvedimenti seri. Anche perché prendere provvedimenti sari equivarrebbe a mettere in discussione il nostro modello di sviluppo e la società capitalista che ha dato vita, in nome del profitto e dello sfruttamento, a centinaia di milioni di persone che lottano per la sopravvivenza mentre altre centinaia di milioni che vivono nella società del benessere sopraffatta dall'inquinamento e dallo smog.

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