domenica 6 dicembre 2015

Dagli esodati ai derubati passando per l'abbattimento dei diritti dei lavoratori e la cancellazione della democrazia

E' iniziato un weekend lungo dove nelle piazze oltre ai mercatini di Natale ci saranno anche i banchetti del Pd che anticipano la kermesse della Leopolda di Matteo Renzi. Presentando la settimana fiorentina il presidente del consiglio osanna la classe dirigente uscita dalle leopolde elencandone quelli che sono secondo lui i suoi successi. Uno slogan su tutti: cambiare la politica senza che la politica abbia cambiato la nuova classe dirigente. In effetti è vero la politica è cambiata ma in peggio. Sarebbero sufficienti due episodi per avvallare questa tesi e dimostrare un'inadeguatezza della politica come mai è stato in tutta la storia repubblicana: la riforma delle pensioni del governo Monti con la madornale svista di decine di migliaia di persone, denominati gli esodati, privati sia del lavoro che della pensione, e il decreto salvabanche della settimana scorsa che per salvare le banche ha privato dei propri risparmi altre decine di migliaia di cittadini. Due sviste senza precedenti che appunto dimostrano quanto l'attuale classe dirigente del paese sia sempre più inadeguata, attenta alla comunicazione con le nuove tecnologie ma del tutto impreparata e distante dal conoscere la realtà del paese. In mezzo a questi due episodi il governo Renzi ed i suoi ministri hanno compiuto uno scempio della democrazia e delle conquiste democratiche che questo paese aveva ottenuto in decenni di storia repubblicana. Ha cancellato tutti i diritti dei lavoratori trasformando il mondo del lavoro in un enorme precariato a tempo indeterminato cedendo alla principale richiesta della confindustria: quella del licenziamento libero. Con la riforma del lavoro di Poletti e company, il lavoratore è diventato merce di scambio monetizzabile con qualche migliaio di euro in cambio di licenziamento selvaggio. Nessun diritto, nessun rispetto, nessuna salvaguardia, più o meno come 60 anni fa. Lo scempio poi è stato completato con la riforma costituzionale e la nuova legge elettorale: si abolisce l'elettività di un ramo del parlamento, il senato, da una parte e si confeziona una legge elettorale che consegna il potere assoluto ad un partito che non rappresenta la maggioranza del paese.  In mezzo molti altri episodi fino all'ultimo del ministro Poletti che consiglia i giovani di laurearsi il prima possibile anche con bassi voti, ma da che pulpito arriva il suggerimento ? Da chi una laurea non l'ha mai presa né con voti bassi né tanto meno con voti alti. Insomma questa è la nuova classe dirigente osannata da Renzi che è stata formata dalla Leopolda e se questa è ..... ridateci la vecchia Dc e le sue lottizzazioni.

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