martedì 22 dicembre 2015

Dal proporzionale all'Italicum: la strada per una nuova dittatura




Le leggi elettorali che determinano la distribuzione dei seggi differenziandosi più o meno dalla pura assegnazione proporzionale ai voti ricevuti di fatto rappresentanto tutte dei raggiri che stridono con il semplice concetto di democrazia. Ma quello che è più grave rappresentano l'incapacità dei partiti di identificarsi con i problemi reali del paese e dei loro elettori da una parte, mentre dall'altra una tendenza degli elettori stessi ad identificarsi solo con chi "promette" più o meno seriamente di risolvere od occuparsi di un loro problema contingente, magari circoscritti da un piccolo gruppo di elettori. Il sistema proporzionale è l'unico che porta in parlamento i partiti con un numero di seggi pari al reale peso che ogni partito ha nel paese. Certo poi ci vorrebbero dei partiti seri che si adoperassero per governare il paese condividendo gli obiettivi comuni e realizzando programmi e riforme nell'interesse comune. Oltre a questo sarebbe necessario anche tornare a pensare alla politica non come una vera e propria professione come avviene oggi, quanto piuttosto ad una passione, una specie di missione da portare avanti per il bene comune. Allo stesso tempo il cittadino elettore dovrebbe a sua volta non cadere nella tentazione di dare fiducia se non addirittura dare vita ad un partito che raastrella voti e consensi intorno ad un problema circoscritto di interesse ristretto ad una singola categoria di persone. Insomma ci vorrebbe una vera e propria rivoluzione culturale almeno nel nostro paese dove siamo abituati a vedere corto non oltre il nostro interesse  che non sempre è quello generale. Dopo tangentopoli con la salita al potere di Berlusconi abbiamo abbandonato il proporzionale per affidarci al maggioritario ma l'esperimento è fallito a dimostrazione che più di una legge elettorale il paese avrebbe avuto necessità di partiti ed uomini politici nuovi e coscienti di ciò che dovrebbe realmente significare governare uno stato. L'ultima legge elettorale, il procellum, dichiarata incostituzionale regalava ad una coalizione di formazioni politiche un premio di maggioranza che avrebbe dovuto garantire la govenabilità. In effetti, se si esclude il secondo governo Prodi, i governi hanno sempre portato a termine la legislatura ma con che risultati ? Completamente deludenti sempre per lo stesso motivo: i partiti erano sempre più interessati ai propri interessi, a conservare le poltrone oltre che a sfruttare, anche dal punto di vista economico, il potere raggiunto. Ora con l'Italicum si sta cadendo dalla padella nelle brace considerato che anche questa legge elettorale, assegna alla fine un premio di maggioranza spopositato con l'aggravante che il premio è assegnato non ad una coalizione di partiti ma ad un singolo partito. Insomma se la legge non sarà modificata, cosa difficile considerato che ormai è stata approvata, la prossima legislatura potrà essere equiparata ad una vera e propria dittatura dove un partito occuperà quasi totalmente il parlamento, anzi la camera, e potrà fare il brutto ed il cattivo tempo senza avere un'opposizione che si possa considerare tale. Salvo poi scoprire che anche questa legge sarà incostituzionale perché se lo era il Porcellum per coerenza lo sarà a maggior ragione l'Italicum. Insomma le leggi elettorali sono andate sempre in peggio con l'intento di far governare anche chi rappresenta una minoranza nel paese ma soprattutto spazzando via qualsiasi opposizione che possa intralciare il piano del partito che conquista il potere ... attenzione il potere non la maggioranza degli elettori.

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