giovedì 17 dicembre 2015

Il fattore B del governo Renzi


"Non è tanto se ci debbano essere o meno le dimissioni del ministro o se viene meno la fiducia nei confronti del governo. Il punto grave è che ancora una volta è in gioco la fiducia nelle istituzioni. Il punto grave è che ancora una volta si è data l'immagine di un paese in cui la legge non è uguale per tutti, ma ci sono delle corsie preferenziali per gli amici degli amici, per chi ha i santi in paradiso. Io al suo posto mi sarei dimessa".

Bellissime e condivisibili parole peccato che certi concetti e certe prese di posizione valgano solo per gli altri e mai quando gli interessati sono esattamente gli stessi che hanno fatto dichiarazioni di così alto principio. Era la ministra Boschi quando non era ministra e quando parlava del caso Cancellieri, ora che bene o male c'è lei al suo posto si fanno i distinguo e non si segue quello che era il principio enucleato. Si perché parliamoci chiaro il problema non è tanto l'ultimo decreto salvabanche, ma lo scandalo vero e proprio è avvenuto prima che fanno apparire la ministra ed il governo assimilabili alla Cancellieri oppure a quelli che danno l'aiutino non agli amici in questo caso ma ai parenti.

20 gennaio 2015: Renzi trasforma le banche popolari in società per azioni. Banca Etruria è fra queste: il ministro Boschi è azionista, il padre vicepresidente-socio-membro del Cda, il fratello è dirigente-dipendente-socio. (Se avesse avuto un figlio ci sarebbe stato anche lui in mezzo). La Boschi dice di non essere in consiglio dei ministri ma questo sarebbe un fatto dovuto per legge anche se non ci sono prove che fosse da qualche altra parte.

Il decreto annunciato a Borsa chiusa era già noto negli ambienti interessati, tanto è vero che Banca Etruria vede lievitare i suoi titoli prima del decreto del 65%. Qualcuno ha fatto la soffiata .... o più precisamente qualcuna .... e solo dal governo può essere arrivata la soffiata.

Il problema vero e serio sta tutto qui e solo per questo la ministra ma non solo dovrebbe dimettersi come sancito da lei stessa nel caso della Cancellieri. Ma la vicenda va avanti.

Il 16 novembre 2015 c'è un decretino che  aggiunge alla norma europea l'impossibilità ad azionisti e singoli creditori di chiedere risarcimenti a manager, membri del Cda e commissari delle banche. E' un decreto preparatorio che anticipa quello della settimana successiva che mette in mutande 130.000 persone circa. Naturalmente mente al riparo da richieste di risarcimento, fra gli altri, padre e fratello della ministra Boschi quella che predicava uno Stato dove non ci fossero corsie preferenziali per amici ed amici degli amici ... però è vero lei non aveva citato  familiari quelli nel pensiero boschiano possono essere avvantaggiati.

Il decreto del 22 novembre è l'atto conclusivo ma direi quello meno grave rispetto a quanto accaduto prima. Certo che il governo si preoccupi giustamente o ingiustamente di salvare delle banche ed i loro correntisti senza preoccuparsi di 130.000 persone che vengono messe sul lastrico (alcuni sono semplici speculatori è vero ma altri sono poveri cittadini raggirati dalle banche stesse) è indicativo dell'azione del governo stesso.

Ora esiste una legge-farsa sul conflitto di interessi nella quale un articolo recita: "Sussiste situazione di conflitto di interessi ai sensi della presente legge, quando il titolare di cariche di governo partecipa all'adozione di un atto, anche formulando la proposta, o omette un atto dovuto, trovandosi in situazione di incompatibilità, quando l'atto ha un'incidenza specifica e preferenziale sul patrimonio del titolare, del coniuge o dei parenti entro il secondo grado, ovvero delle imprese o società da essi controllate con danno per l'interesse pubblico". Ora la Boschi si è astenuta dalle votazioni in senso al consiglio dei ministri rispettando la legge e quindi allo stesso tempo riconoscendo il proprio conflitto di interessi. Ora se tutto il Pd se la prendeva con Berlusconi quando, rispettando la legge, usciva dal consiglio dei ministri che decideva sulle sue televisioni, perché allo stesso modo non se la prende con la ministra Boschi che si comporta esattamente allo stesso modo. E perché la ministra non segue quei principi che ha enunciato in tv quando faceva la splendida sula caso Cancellieri ? Semplice: perché Renzi ed i suoi rappresentano il vecchio Berlusconi ed i suoi rimessi a nuovo dopo una semplice opera di ristrutturazione.

 
 

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