venerdì 12 dicembre 2014

L'aerofagia isterica di Renzi


Il buon Renzi è ormai accertato che si afflitto da aerofagia isterica. I suoi annunci roboanti alla fine non fanno che produrre delle loffie silenziose delle quali è anche difficile percepire l'odore. Ed anche questa volta in occasione dell'ennesimo caso di corruzione scoppiato circa 10 giorni fa a Roma, il presidente del consiglio non si sementisce. Sono quasi due settimane che tormenta il paese con i suoi annunci sull'inasprimento delle pene, sul fatto che i corruttori devono andare in galera, che chi si fa corrompere deve restituire tutto e via dicendo, fino a che oggi siamo arrivati al consiglio dei ministri ed ai fatti. E come sempre i fatti costituiscono solo una minima parte degli annunci. In questo caso poi la soluzione è paradossale. Mai come in questa situazione contingente sarebbe stato indispensabile un provvedimento d'urgenza, quello che in termini tecnici si chiamano decreti. Un decreto sulle norme annunciate avrebbe consentito di far entrare in vigore le norme stesse già da domani mattina, ma si sarebbe trattato veramente di un provvedimento efficace ed allora ecco che dal consiglio dei ministri esce un disegno legge nel quale, fra l'altro, sono contenute molte norme da mesi bloccate in parlamento a causa del famigerato patto del Nazzareno con il condannato. Ora non ci sarebbe niente di male se il governo avesse emanato un simile provvedimento, il problema sta nel fatto che il buon Matteo sfrutta questi avvenimenti per rilasciare dichiarazioni e fare annunci roboanti che sicuramente hanno presa sull'opinione pubblica ma ai quali poi non seguono fatti altrettanto roboanti. Ma l'effetto mediatico è sicuramente rilevante ed è su questo che si basa il successo del grande comunicatore. Nemmeno davanti a fatto gravissimi come quelli che sono venuti alla luce a Roma la strategia di Matteo Renzi è cambiata, grandi annunci a cui seguono fatti incerti, in questo caso il disegno di legge. Il disegno di legge non  si sa quando arriverà in parlamento, quanto sarà lungo l'iter ma soprattutto esistono già almeno due disegni di legge di riforma della giustizia impantanati in seguito agli accordi che Renzi, che vorrebbe combattere la corruzione, continua a stilare con il più grande politico corrotto della storia della repubblica.

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