giovedì 13 novembre 2014

Renzi e il quadrilatero ....


Renato Zero qualche anno fa cantava "Il triangolo no, non lo avevo considerato" ... ma oggi nell'era dell'iPhone e del cellulare senza il gettone siamo andati oltre, Renzi ci ha portato oltre e siamo arrivati al quadrilatero. In questi mesi di annunci e di riforme annunciate alla velocità della luce il presidente del consiglio si barcamena fra il condannato, AL-Fano ed i dissidenti del suo partito cercando di accontentare tutti ma è impresa ardua. Si accorda con il condannato e si lamenta AL-Fano, accontenta il povero Angelino e il condannato minaccia di buttare al vento il patto del Nazzareno, ogni volta che cede alle pressioni di uno dei due i ribelli del Pd si armano per mandare al vento la maggioranza e lui è costretto a far votare la fiducia sui provvedimenti del governo. Insomma vita dura per il povero Fonzi di Firenze. Questa settimana ha dato una pacca sulle spalle a tutti e poi è fuggito in Australia lasciando il condannato convinto che la legge elettorale sarà quella che vuole lui, i dissidenti del Pd convinti che la riforma del lavoro sarà corretta come vogliono loro, e Alfano imbestialito che chiede un nuovo vertice di maggioranza dopo quello di lunedì, richiesta rimandata al mittente dalla "madre" costituente la ministra Boschi. E lui dalla Romania come un'oca giuliva dichiara che tutto è sistemato e che la riforma del lavoro sarà in vigore dal 1 gennaio 2015, peccato che debba andare alla Camera e probabilmente tornare al Senato per le modifiche che saranno apportate. Però chi lo accusa di volre fare tutto lui sbagla di grosso, infatti ha lasciato ai suoi fedeli il compito di prendersela con la Camusso e la CGIL altrimenti saremmo arrivati al pentagono. Certo che la Camusso ha fatto l'ottima spalla per Renzi progendogli un assist che non Renzi ed i renziani non potevano farsi scappare: la CGIL indice uno sciopero generale per venerdì 5 dicembre quando lunedì 8 dicembre è festa, insomma un fine settimana che inizia in anticipo con uno sciopero che sarà una ghiotta occasione per un lungo ponte. Il furbetto di Firenze ha lasciato però ai suoi "grulli" il compito di attaccare la Camusso e far fare la figura dei cretinetti anche a loro. Ma come i parlamentari renziani del Pd attaccano la CGIL per il lungo ponte mentre loro in parlamento quando va bene lavorano tre giorni alla settimana ed il giovedì sera iniziano a scappare dal luogo di lavoro, da chi viene la predica per il sindacato della Susanna. Ma ormai il sindacato non merita nemmeno più di tanto l'attenzione del segretario del Pd, ci pensano già da soli a "castrarsi" considerato che nemmeno in questo frangente così delicato per il lavoro e per i lavoratori riescono a mettersi d'accordo per un'iniziativa comune. Insomma la situazione è in evoluzione ma un'evoluzione fatta per di più di chiacchere inutili che di fatti concreti, per quelli siamo rimasti ai famosi 80 euro dopodiché il nulla.

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