lunedì 10 novembre 2014

Politica, giustizia, informazione .... un caos totale ... ovvero l'Italia


Oggi capire qualcosa è veramente difficile in questo paese e non solo per l'assurdità della politica, per la poco affidabilità della giustizia ma anche per il sistema di informazione che dovrebbe appunto chiarire e illustrare i fatti al cittadino comune. Grande clamore nei giornali, televisioni e tutti i mezzi di informazione per la "notizia" delle prossime eventuali dimissioni di Giorgio Napolitano, dimissioni il cui momento era già noto da tempo ma che hanno "colto di sorpresa" giornali e televisione che si sono scatenati nelle ipotesi più assurde. Naturalmente in questo gioco allo scoop non si sono sotratti i politici che si sono subito schierati in due fazioni: quelli che Napolitano era ora che se ne andasse e quelli che Napolitano il meglio presidente dell'era repubblicana. Naturalmente sia gli uni che gli altri si sono dimenticati il discorso davanti a camera e senato riuniti in seduta plenaria che Giorgio Napolitano ha tenuto il giorno del suo insediamento per il secondo mandato. Deputati e senatori trattati a pesci in faccia dal presidente rieletto ma tutti ad applaudire a scena aperta mentre il paese vedeva questi burattini che osannavano chi li stava massacrando. Ripensando a quella scena era difficile immaginarsi una legislatura formata da politici di una certa levatura ed anche chi ci è entrato a forza, come Matteo Renzi, risponde a queste caratteristiche. Parole, parole, parole, patti segreti fra chi stava appostato su sponde opposte con l'obiettivo di andare avanti il più possibile per non abbandonare la poltrona. Politici che siedono su poltrone grazie ad una legge dichiarata incostituzionale ma che altro non fa che proporne una simile in tutto e per tutto. In mezzo a questo caos istituzionale, che si riflette su provvedimenti e presunte riforme messe in campo dall'attuale maggioranza veramente poco dignitose per una democrazia, anche da parte di chi pretende di vestire i panni dell'opposizione i comportamenti non raggiungono toni particolarmente elevati. I grillini perdono tempo a denunciare alla magistratura un patto fra due partiti che non ha un riscontro formale e che quindi non infrange alcuna norma di legge, ma Grillo ed i suoi serve per salire agli onori di una scena della quale hanno rinunciato ad essere protagonisti per veramente cambiare il paese. L'altra opposizione poi è guidata da un omino verde che due giorni fa è partito da Milano per andare a Bologna a visitare un capo rom senza avvisare le autorità della pubblica sicurezza e quindi poi gridare e starnazzare di non essere stato protetto dall'attacco di un gruppo di esagitati dei centri sociali. In questa fiera di paese negli ultimi tempi si è inserita anche la giustizia che non ne imbrocca più una giusta. Processi di appello che cancellano le sentenze di primo grado in maniera eclatante per cui chi era colpevole con condanne di qualche anno di galera, viene completamente assolto. Il caso Cucchi ed il caso l'Aquila sono eclatanti. Ora che il processo di appello possa portare anche a conclusioni diverse è sicuramente una possibilità, ma che tali conclusioni siano completamente opposte a quelle del processo di primo grado forse è indice che qualcosa non funziona come dovrebbe. Cpme è possibile che un imputato condannato a 7 anni di reclusione in primo grado, in appello sia completamente assolto ? In casi di questi genere qualcuno probabilmente ha sbagliato ma non lo sapremo mai. In questo caos totale naturalmente un presidente del consiglio come Renzi non può che avere successo utilizzando la sua capacità comunicativa che utilizza per imbambolare il paese che nella sua maggioranza non aspetta altro che di essere imbambolato.

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