martedì 4 dicembre 2012

Il Movimento 5 Stelle primo partito in Italia ..... nella farsa delle primarie


Le primarie sono un'invenzione dei nordamericani per dare al cittadino la possibilità di scegliere il candidato della propria area politica per le elezioni alla presidenza degli Stati Uniti. Un concetto di alta democrazia anche se poi alla fine chi riesce a vincere le primarie per la candidatura alle elezioni della presidenza degli stati uniti sono sempre persone che hanno una caratteristica comune: quella di saper rastrellare milioni di dollari. Quando è nato il carrozzone del Partito Democratico i suoi dirigenti hanno scelto di sposare la filosofia delle primarie. Le prime sono state una vera e propria farsa in quanto il vero candidato era unico. Poi quando hanno iniziato ad estenderle per i presidenti di regione, per i sindaci dei comuni (tutti casi in cui le primarie sono senza ombra di dubbio una grande dimostrazione di democrazia) i cadidati del Partito Democratico hanno rimediato delle sonore batoste (Vendola in Puglia, De Magistris a Napoli, Pisapia a Milano e via dicendo). Poi si sono fatti prendere dal virus e le hanno organizzate anche quando non servono a niente, come quelle che si sono svolte la settimana scorsa. Si è votato per il candidato premier quando il presidente del consiglio non è eletto dai cittadini ma nominato dal Presidente della Repubblica. Fra l'altro si è celebrata una grande vittoria di partecipazione quando si è passati da oltre 4 milioni di votanti alle primarie del 2008 a circa 2,5 milioni di quelle attuali, insomma un flop in termini numerici, che autocelebrazioni a parte mette in evidenza quanto siano in difficoltà i partiti attuali PD compreso. Però nella loro inutilità almeno il Partito Democratico ha dato una lezione di democrazia nel senso che per esempio ha consentito a chiunque di andare a votare conoscendo esattamente chi fossero i candidati. Cosa che non ha saputo fare il Movimento 5 stelle confermando che si tratta di un movimento privo di democrazia, guidato da un candidato dittatore che non si rende conto quanto ridicola sia la messa in scena di queste "parlamentarie" che superano anche quelle del Partito Democratico. Allora non si conoscono quanti siano gli iscritti al Movimento 5 stelle, possono votare solo gli iscritti al movimento, quindi per quanto ne sappiamo potrebbero anche essere più i candidati (circa 1400) che gli iscritti. Probabilmente finiranno per votarsi l'uno con l'altro. Questo è il partito che dovrebbe cambiare l'Italia e che dovrebbe rappresentare il nuovo ... a me sembra che rappresenti un salto indietro vero il trentennio perchè internet e la rete sono strumenti che possono essere non solo democratici ma anche strumenti di opressione e Grillo li sta usando proprio in questo senso. Senza poi contare che evitando il confronto diretto, il dibattito non solo esclude una parte non irrilevante di popolazione ma limita anche l'idea che ogni cittadino può farsi di coloro che intendono proporsi come classe dirigente del paese. Per governare non è sufficiente sapersi mettere davanti ad una telecamera e girare un video in perfetta solitudine, per governare è necessario confrontarsi sia con chi ci ha eletto ma anche e soprattutto con la pensa diversamente: Grillo ed il suo movimento non sembrano proprio in grado di ricoprire questo ruolo.

Nessun commento: