martedì 11 dicembre 2012

Il mio programma per il voto: punto primo via i corrotti


Siamo tornati indietro di 20 anni e tutti sono ancora una volta meravigliati, sorpresi, indignati come più o meno 20 anni fa, come nel 2001 e come nel 2008, ma ora basta con l'indignazione e con la meraviglia, quello che sta accadendo dipende solo da noi. Come da noi dipenderà se l'Italia si libererà finalmente da un filibustiere e da tutti i leccapiedi che lo circondano. Di che cosa c'è da meravigliarsi poi, il tizio è opportunista e intelligente, non poteva correre il rischio che magari la legge elettorale venisse cambiata o che la legge anticorruzione (ridicolo che un paese abbia bisogno di una legge del genere ... ed anche questo dipende da noi non certo dai nostri parlamentari, siamo noi elettori che quando andiamo a votare ce ne freghiamo di chi mandiamo in parlamento) fosse davvero approvata magari impedendogli di candidarsi. Quando ha appurato che il suo infiltrato nelle linee nemiche, Matteo Renzi nel Pd, aveva perso le primarie, è passato al contrattaco ed ha affossato al governo manovrando il burattino Alfano. Ed è tornato raccontando le favole che ha sempre raccontato ma aggravate da quello che è accaduto in questi ultimi quattro anni: indifferenza totale ai problemi del paese ma altissima attenzione alle leggi che gli consentivano di stare lontano dalle aule dei processi, negazione della crisi che stava sommergendo il paese ed i ceti medio bassi, sfruttamento della prostituzione e tutte le storie che ne sono conseguite. Fino alla consegna del paese al governo Monti che niente ha fatto se non mettere in pratica tutto ciò che aveva promesso all'europa. Rivedere lui ed i suoi leccapiedi mi ha causato un travaso di bile che però è niente rispetto alla rabbia provocata da chi ora si lamenta e impreca. Basta ora tocca a noi cambiare le cose. Non vogliamo fare una rivoluzione, che sarebbe l'unico modo per cambiare, almeno pero' non ripariamoci dietro il paravento della legge elettorale o dietro altra cazzata come quella di non andare a votare, dettiamo noi le regole e facciamole sapere a chi si appresta a candidarsi. Cominciamo dalla corruzione. Come già scritto trovo assurdo che ci sia bisogno di una legge, dovrebbe essere il cittadino a non dare il proprio voto a personaggi che abbiano problemi con la giustizia, di qualunque natura ed a qualunque grado di giudizio siano tali problemi. Primo grado, secondo grado, due anni, tre anni, tipo di reato ... tutte balle... in parlamento devono andare persone al di sopra di ogni sospetto e quindi non solo che non abbiano condanne ma che non siano nè inquisite nè indagate al momento del voto. E se la legge elettorale non ci consente di votare i candidati, allora non si da il voto al partito, qualunque esso sia, che nelle sue liste presenta qualche candidato che abbia problemi con la giustizia. Ecco questa è la mia prima dichiarazione di voto: non darò il mio voto a nessun partito, anche di tendenza comunista, che abbia problemi di qualunque natura con la giustizia.
Se poi i partiti vorranno fare le primarie per decidere i candidati ... ben vengano .... ma non alla Grillo in maniera occulta e manovrata da qualche guru, ma trasperenti e democratiche.

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