mercoledì 25 gennaio 2012

Si rivoltarono nella tomba e fu il terremoto


Don Cammillo ed il mitico Peppone sarebbero impalliditi assistendo allo squllido spettacolo offerto dal parlamento oggi. Ma gli spiriti dei due protagonisti della storie di Guareschi erano già sull'avviso e prima uno e poi l'altro si sono rivoltati nelle loro tombe dando origine alle due scosse di terremoto che hanno fatto tremare tutto il Nord dalla Lombardia, al Veneto fino alla Romagna. Non a caso l'epicentro del sisma è stato fissato nel reggiano, a pochi chilometri proprio da Brescello, il paesino teatro delle baruffe fra il parrocco Don Cammillo ed il sindaco comunista Peppone. I due impersonavano lo spirito dell'Italia dell'immediato dopoguerra dove la Democrazia Cristiana, guidata dalla Chiesa, si opponeva, nel quadro politico italiano, al Partito Comunista Italiano forte della liberazione del paese dal fascismo e dai tedeschi grazie anche ai folti battaglioni partigiani. Come avrebbero reagito i due contendenti se avessero assistito al voto di oggi in parlamento che ha visto Pdl, Udc (figli di quella democrazia cristiana rimpolpata con i resti dei fascisti dell'ex Msi poi diventato Alleanza Nazionale) da una parte e Pd (figlio rinnegato ormai del glorioso Partito Comunista Italiano) dall'altra uniti nell'approvare una mozione a sostegno del governo Monti (figlio dei banchieri e della Bce) in vista della riunione del consiglio europeo del 30 gennaio prossimo ? Sicuramente sarebbero stati tuoni, fulmini e saette come è stato annunciato dalle scosse di terremoto provocate probabilmente dai due spiriti insofferenti a quanto sarebbe accaduto nel pomeriggio. D'altra parte come dare loro torto ? Dopo 17 anni di Berlusconismo, dopo 3 anni e mezzo di governo guidato dal Pdl insieme alla Lega sotto il comando del binomio Berlusconi-Bossi, due anni in cui gli scontri fra quei partiti ed il Pd e tutta l'opposizione sono stati violenti e spesso insanabili, vedere ora gli stessi partiti andare a braccetto per votare un mozione a sostegno di un governo che sta mettendo su lastrico il ceto medio basso, fa veramente specie e ha dell'incredibile. E' incredibile oltre che pericoloso che un partito che si professa di sinistra, ma ormai probabilmente nemmeno Bersani, Letta, D'Alema e Franceschini credono più a questa favola, non riesca ad esprimere una politica che sia anche solo leggermente diversa da un partito che è stato il disastro e la rovina dell'Italia degli ultimi 10 anni. Sta tutto qui il grande problema dell'Italia di questo periodo storico dopo la caduta, speriamo a tempo indeterminato, Berlusconi: non esiste un partito che costituisca una vera alternativa e che mostri un disegno politico realmente diverso e distante dalla maggioranza del centro destra che ha governato in questi anni. Ed anche a causa di questa mancanza di una guida politica alternativa che le manifestazioni di questi giorni nascono per difendere principalmente solo interessi corporativi e non gli interessi generali di una popolazione che sta arrivando allo stremo delle proprie forze economiche.

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