Dopo due mesi di governo "tecnico", tutto il paese si sta piangendo addosso scagliandosi chi più chi meno contro Monti ed i provvedimenti che il professore ha preso per tentare di raddrizzare la situazione del paese. Il bello è che questo pianto di coccodrillo ha contagiato anche i nostri politici, coloro cioè che ci hanno portato nella situazione attuale, ma che dopo averci guidato nella melma in cui si trova il paese intero, si sono fatti da parte senza avere il coraggio di fare ciò che è stato fatto in altri paesi: andare a nuove elezioni. Comunque rimane il fatto che la classe politica che ci governa altro non è che lo specchio del paese e di coloro che hanno consentito il ritorno al governo di un uomo e di una coalizione politica che già aveva fallito; ecco perchè oggi i lamenti sembrano proprio fuori luogo. Almeno i lamenti di coloro che nel 2008 hanno votato Berlusconi e company, che cosa si aspettavano ? Che risolvesse i loro problemi piuttosto che occuparsi dei suoi come ha sempre fatto ? Certo il suo governo è incappato in una crisi economica che non è nata in Italia, ma lui lo ha negata portandoci dove siamo adesso. L'elettorato del centro destra dovrebbe essere il più incazzato in quanto è stato tradito nelle proprie aspettative. Ma se Atene piange, Sparta di certo non ride e l'elettorato di centro sinistra non è che possa ritenersi più soddisfatto dei propri rappresentanti. Nel momento in cui il centro sinistra avrebbe potuto tornare alla guida del paese, ha preferito abdicare e consegnare il paese ad un governo tecnico appoggiandolo insieme al nemico di sempre ma soprattutto votando provvedimenti che vanno contro il bacino elettorale della sinistra: il ceto medio basso. Oggi tutti i scagliarsi contro Monti, ma non è con lui che ce la dovremmo prendere ma piuttosto con Berlusconi ed i suoi amici fascisti prima ed in ultima analisi con gli ha consentito di tornare al governo. Il paese che è stato consegnato a Monti è veramente un disastro e nonostante questo il politico italiano, di destra di centro e di sinistra, ha ancora il coraggio di parlare. A Roma imperversa la malavita (ricordate la campagna per la sicurezza del centro destra per le elezioni del 2008 ed i vari provvedimenti di stampo razzista in merito presi dal governo Berlusconi sotto la spinta dei fascisti della Lega ?) ed in un anno ci sono stati 12 agguati che hanno provocato 33 vittime. La sicurezza non si ottiene con provevdimenti restrittivi della propria libertà, ma prendendo provvedimenti che garantiscano lavoro e un tenore di vita decoroso. Ed invece nel nostro paese la disoccupazione imperversa soprattutto nei giovani dove ormai ha raggiunto il 30%. Ma la classe politica si chiude a riccio dentro i propri palazzi a difendere i privilegi conquistati nel tempo, privilegi che riguardano soprattutto le proprie retribuzioni, che ora sono state certificate come le più alte d'europa e del mondo se si considera la spesa procapite del cittadino italiano per mantenere il sistema politico italiano. Ma loro, i politici, hanno il coraggio di negare anche l'evidenza addirittura dichiarandosi i meno pagati del vecchio continente. Sono gli stessi politici che hanno protestato per il blizt della agenzia delle entrate a Cortina il 30 ed il 31 dicembre scorso. Un blitz che è stato definito come un accanimento fiscale da regime di polizia. Peccato che quel blitz sia servito a portare allo scoperto un buon numero di furbi del made in Italy, persone che dichiarano redditi talmente bassi da ritenere difficile che si possano mantenere anche un bicicletta e che invece girano su superSuv da 100 euro a pieno. Ecco questa è l'Italia .....
giovedì 5 gennaio 2012
Chi è causa del proprio mal ... pianga se stesso
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1 commento:
Il PD ha accumulato credenziali dalla borghesia, per succedere a Berlusconi sostenendo per esempio accordi sindacali contro i lavoratori (28 giugno 2011)ecc... Purtroppo per loro vista l'entità della crisi finanziaria in essere, i capitalisti hanno ben pensato di optare per ora ad un governo tecnico, mettendo alla guida dei ministeri economici Banca Intesa. Ciò dimostra la misura della natura confindustriale del PD; la subordinazione all'interesse del capitale ha prevalso sui propri interessi politici.
Tratto dal "giornale comunista dei lavoratori"
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