sabato 21 gennaio 2012

Il regime imperversa


Questa legislatura, iniziata nel 2008 con Berlusconi e che prosegue dalla fine del 2011 con Monti, sarà ricordata come un vero e proprio regime dove la democrazia è stata seppellita. Ma attenzione non perchè al governo siede un uomo che non è stato eletto dal popolo come ci vogliono far credere (nella nostra costituzione il capo del governo non è eletto dal popolo ma nominato dal Presidente della Repubblica e fiduciato dal Parlamento, quello si eletto dal popolo), piuttosto perchè prima Berlusconi ed ora Monti impediscono al Parlamento di svolgere la propria funzione democratica. Il dittatore di Arcore aveva a suo disposizione la più larga maggioranza che si ricordi da quanto è nata la Repubblica Italiana, Monti ha ancora allargato questa maggioranza predendo si la Lega Nord ma potendo contare sul voto favorevole del Pd, eppure si Berlusconi che Monti seguono la stessa strategia: portare provvedimenti blindati in parlamento chiedendo la fiducia. Questa è la vera fine della democrazia e non che in questo momento l'Italia sia governata da un esecutivo tecnico, un esecutivo nominato dal Presidente della Repubblica e che ha ottenuto la fiducia in parlamento rispettando la costituzione. Una fine decretata dal regime imposta dal centro destra con Berlusconi e proseguito da Monti. Il governo Monti ha posto la fiducia quando ha varato la manovra Salva Italia e ... dissangua i cittadini ... ed ora che si appresta a portare in parlamento il decreto sulle liberalizzazioni sembra che seguirà la stessa strategia. Super Mario infatti ha dichiarato che il decreto non si tocca e che il parlamento ed i partiti non devono anzi non possono apportare modifiche, ma allora che ci sta a fare il Parlamento ? Ci vorrebbe davvero una rivoluzione in questo paese, ma non quella pesudorivoluzione dei Forconi siciliani, dove la principale vittima delle manifestazioni è il popolo che viene lasciato senza beni di prima necessità dai carburanti ai generi alimentari, ma una vera rivoluzione che rovesciasse il regime che ormai da oltre 17 anni si è instaurato in Italia con la complicità di una pseudosinistra allo sbando. Un'opposizione che in questi ultimi mesi ha calato completamente le braghe appoggiando un provvedimento, quello delle liberalizzazioni, opposto ai veri principi ed ai veri ideali di sinistra. Ideali che andrebbero rispolverati, lucidati e rimessi a nuova vita se si intendono cambiare la situazione di questo paese ormai stretto fra chi brucia le bandiere al Nord e chi le brucia al Sud, ridando fiato e vigore a mafia e fascisti.

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