Ormai in Italia scioperano o sciopereranno tutti, gli unici che sono in balia degli eventi saranno i cittadini comuni, la popolazione, che fra l'altro è la principale vittima di questa serie di scioperi. Distributori a secco, supermercati con gli scaffali vuoti, fabbriche e imprese edili costrette e chiudere per mancanza di materie prime da lavorare, questi sono i principali e più immediati effetti delle manifestazioni in atto da parte degli autotrasportatori ai quali si aggiungeranno benzinai, farmacisti, avvocati, notai e via dicendo. Ma il popolo sta in mezzo alla bufera e lasciato solo a se stesso. Imbarazzante l'assenza totale di sindacati, di partiti di opposizione e di quei partiti di ideologia comunista fuori dal parlamento che prima erano contrari al governo Berlusconi ed ora sono altrettanto contrari al governo Monti. Sono tutti concordi che i provvedimenti del governo Monti non hanno rispettato quella equità sociale tanto sbandierata nei discorsi di insediamento di questo governo, che le liberalizzazioni non saranno la panacea di tutti i mali in quanto quelle messe in atto vanno a colpire categorie deboli e non saranno toccati quei settori che davvero andrebbero realmente liberalizzati. Ma come si pensa di contrastare o fare arretrare l'azione del governo se poi nel momento in cui si scatena un a protesta spontanea, questa viene lasciata a se stessa con le consequenze che tutti abbiamo davanti agli occhi ? Infiltrazioni mafiose, camorriste e fasciste per condurre la protesta non contro coloro che sono i responsabili di questa situazione, e cioè il governo presente e passato, ma bensì contro la popolazione. Insomma se i provvedimenti presi sono fortemente discriminatori e colpiscono i soliti "coglioni", se le prime vittime della crisi e delle soluzioni adottate per uscirne sono i lavoratori dipendenti e pensionati, come si pensa realmente di indurre il governo e la politica a cambiare rotta ? Andando a sedersi ad un tavolo di confronto sulla riforma del lavoro per eliminare le ultime barriere al licenziamento selvaggio (art. 18) come hanno fatto i sindacati ieri ? Sono queste le modalità per cambiare strada ? Oppure andare in parlamento a garantire il proprio voto di fiducia come ha fatto e farà il Partito Democratico ? Ed i partitelli della sinistra fuori dal parlamento oltre alle dichiarazioni di principio che lasciano il tempo che trovano come pensano di contribuire alla equità sociale seppellita da 17 anni di Berlusconismo e due mesi di Montismo ? Le parole non servono più, servono i fatti ma di fatti non se ne vede nemmeno l'ombra. La protesta di questi giorni, oltre gli interessi corporativi, sarebbe stato un bel banco di prova se se ne fosse presa l'organizzazione coinvolgendo anche altre categorie di lavoratori, di cittadini per dare vita veramente ad una rivoluzione .... ma qualcuno ci crede davvero oltre le parole ?
martedì 24 gennaio 2012
Se c'è qualcuno che vuole cambiare le cose ... batta un colpo
Ormai in Italia scioperano o sciopereranno tutti, gli unici che sono in balia degli eventi saranno i cittadini comuni, la popolazione, che fra l'altro è la principale vittima di questa serie di scioperi. Distributori a secco, supermercati con gli scaffali vuoti, fabbriche e imprese edili costrette e chiudere per mancanza di materie prime da lavorare, questi sono i principali e più immediati effetti delle manifestazioni in atto da parte degli autotrasportatori ai quali si aggiungeranno benzinai, farmacisti, avvocati, notai e via dicendo. Ma il popolo sta in mezzo alla bufera e lasciato solo a se stesso. Imbarazzante l'assenza totale di sindacati, di partiti di opposizione e di quei partiti di ideologia comunista fuori dal parlamento che prima erano contrari al governo Berlusconi ed ora sono altrettanto contrari al governo Monti. Sono tutti concordi che i provvedimenti del governo Monti non hanno rispettato quella equità sociale tanto sbandierata nei discorsi di insediamento di questo governo, che le liberalizzazioni non saranno la panacea di tutti i mali in quanto quelle messe in atto vanno a colpire categorie deboli e non saranno toccati quei settori che davvero andrebbero realmente liberalizzati. Ma come si pensa di contrastare o fare arretrare l'azione del governo se poi nel momento in cui si scatena un a protesta spontanea, questa viene lasciata a se stessa con le consequenze che tutti abbiamo davanti agli occhi ? Infiltrazioni mafiose, camorriste e fasciste per condurre la protesta non contro coloro che sono i responsabili di questa situazione, e cioè il governo presente e passato, ma bensì contro la popolazione. Insomma se i provvedimenti presi sono fortemente discriminatori e colpiscono i soliti "coglioni", se le prime vittime della crisi e delle soluzioni adottate per uscirne sono i lavoratori dipendenti e pensionati, come si pensa realmente di indurre il governo e la politica a cambiare rotta ? Andando a sedersi ad un tavolo di confronto sulla riforma del lavoro per eliminare le ultime barriere al licenziamento selvaggio (art. 18) come hanno fatto i sindacati ieri ? Sono queste le modalità per cambiare strada ? Oppure andare in parlamento a garantire il proprio voto di fiducia come ha fatto e farà il Partito Democratico ? Ed i partitelli della sinistra fuori dal parlamento oltre alle dichiarazioni di principio che lasciano il tempo che trovano come pensano di contribuire alla equità sociale seppellita da 17 anni di Berlusconismo e due mesi di Montismo ? Le parole non servono più, servono i fatti ma di fatti non se ne vede nemmeno l'ombra. La protesta di questi giorni, oltre gli interessi corporativi, sarebbe stato un bel banco di prova se se ne fosse presa l'organizzazione coinvolgendo anche altre categorie di lavoratori, di cittadini per dare vita veramente ad una rivoluzione .... ma qualcuno ci crede davvero oltre le parole ?
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