martedì 31 agosto 2010

Berlusconi ha semplicemente seguito la logica del capitalismo occidentale

Terminata la due giorni disneyana di Roma in onore del dittatore libico si puo' tentare di fare un discorso semiserio sul mondo occidentale e sul capitalismo in generale. Chi pensava che la profonda crisi economica mondiale di questo ultimo anno e mezzo favorisse un ripensamento sul modello di sviluppo dell'occidente e' stato ben presto deluso e lentamente l'economia si riprendera' riprendendo la strada interrotta. Una delle origini del terrorismo islamico, a parte la questione palestinese, e' proprio le linee seguite dal capitalismo occidentale per il proprio sviluppo. Un modello che prevede lo sfruttamento delle classi piu' deboli a favore di pochi imprenditori o meglio padroni che detengono la maggior parte del capitale. Questo modello, una volta esportato attraverso la globalizzazione, ha significato lo sfruttamento da parte delle potenze occidentali dei paesi piu' retrogradi del terzo mondo. In molti di questi paesi poi, in maggioranza paesi arabi, grazie alle enormi risorse naturali costituite principalmente dal petrolio, il modello e' stato recepito completamente dando vita a sprechi inimmaginabili come quelli che stanno perpretando gli sceicchi arabi (yacht con rifiniture in oro, citta' assurde come Dubai dove addirittua si sono costruite piste da sci artificiali, ecc. ecc.), mentre la maggior parte delle popolazioni di questi paesi vivono nel degrado e in societa' dominate dal fanatismo religioso. In sostanza la globalizzazione ha globalizzato anche il capitalismo dove l'unico scopo e' fare profitto ad ogni costo senza guardare in faccia a nessuno e a niente. Berlusconi con la Libia segue questa linea con la sola differenza che da capo del governo usa lo stato a proprio uso e consumo, ridicolizzando il paese e utilizzando soldi pubblici per i propri fini imprenditoriali. "Chi polemizza appartiene al passato, e' prigioniero di schemi superati" dichiara il dittatore di Arcore. In parte ha ragione chi polemizza ha ancora dei principi etici che vorrebbe rappresentassero un modello che vada al di sopra del profitto personale. Principi che mettono davanti a tutto l'essere umano ed i suoi diritti oltre che doveri naturalmente, principi che si stanno dimenticando e che portano il paese almeno indietro di cinquanta anni come vorrebben anche il caro Marchionne. Principi che purtroppo anche a livello mondiale sono ormai continuamente calpestati se e' vero come e' vero che la ripresa economica e' guidata dalla Cina, una potenza che ha fondato il suo sviluppo economico industriale sullo sfruttamento dell'essere umano privandoli dei piu' elementari diritti che dovrebbero essere inalienabili per una societa' civile. Insomma Berlusconi alla fine della storia non ha fatto altro che interpretare alla lettera cio' che avviene a livello mondiale: importante e' fare affari non importa ne' con chi ne' tanto meno come.

1 commento:

carladidi ha detto...

l'ometto di Arcore sfrutta tutto ciò che ha a disposizione, peggio ancora tutto ciò che GLi mettono a disposizione. Lui che ha una faccia come il culo mantiene il solito atteggiamento sfacciatamente
disinvolto...Ciao!