"Errare humanum est, sed perseverare diabolicum", diceva il giovane Seneca, lasciando intendere con questa semplice frase che sbagliare fa parte dell'essere umano ed è comunque indice di voglia di fare, ma una volta commesso lo sbaglio, cercare di ripeterlo dimostrando di non aver appreso niente dall'esperienza passata è segno di incapacità e di poca ragionevolezza. Come non pensare a questo semplice e antico proverbio filosofico dopo la proposta del segretario del PD Bersani per contrastare lo strapotere di Berlusconi ? Il progetto di dare vita ad un Ulivo 2, dopo la disastrosa esperienza del 2006, non può che sucitare rabbia per chi spera sempre di vedere un'opposizione ed una sinistra pronta a mettere in campo idee e progetti innovativi per sconfiggere lo strapotere del cavaliere e allo stesso tempo ilarità da parte di Berlusconi e company che in questo modo già pregustano ulteriori vittorie alle prossime eventuali elezioni anticipate. Se si prende per esempio il mondo del cinema, dove le versioni 2 sono molto di moda quando l'originale ha successo, non si può rimarcare come i film che sono un continuo di una precedente opera di successo finiscono per rappresentare dei fiaschi clamorosi. Nel caso della proposta di Bersani, riproporre una strategia politica che ha già fallito miseramente, non può che portare ad un nuovo e probabilmente più profondo fallimento. Nella prima esperienza si è cercato di mettere insieme formazioni politiche da Mastella dell'Udeur a Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani, nella nuova proposta dell'Ulivo 2 Bersani va oltre cercando di raccogliere chiunque abbia in animo di sconfiggere Berlusconi, spingendosi quindi anche a destra per abbracciare Fini ed i suoi accoliti. Un progetto scellerato comunque ma alla luce dell'Ulivo 1 sarebbe più adeguato definirlo un vero e proprio suicidio. Fra le critiche sollevate sia da destra che da sinistra a questo progetto, la più gettonata è la completa mancanza di un progetto politico, ma in questo penso che Bersani sia stato più che coerente: come è possibile stilare un progetto politico o un semplice programma di governo attorno al quale far convergere Fini, Casini, Di Pietro e Vendola ? Impossibile per cui il segretario del Partito Democratico si è limitato a stabilire un unico obiettivo all'Ulivo 2: la sconfitta di Berlusconi. Un progetto destinato a fallire come già accaduto nel 2006-2008. Quella esperienza si concluse con la scomparsa dal panorama parlamentare di tutte le formazioni veramente di sinistra, non vorrei che questa nuova esperienza portasse alla definitiva scomparsa del Partito Democratico.
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