domenica 9 maggio 2010

E meno male che non va a Cannes

Le figuracce in campo nazionale questo governa le inanella una dopo l'altra ed a queste solitamente rimedia il cavaliere con la sue capacità da imbonitore mediatico dopo che ha decelabrato buona parte del paese, ma quelle a livello internazionale sono più difficili da rimediare. Bondi, ministro della cultura (meglio dell'ignoranza), declina l'inivito a partecipare al festival di Cannes dove sarà proiettato il film-documentario della Guzzanti, Draquila. Un film che tutti gli italiani dovrebbero vedere per capire quello che realmente è accaduto all'Aquila e lo scandalo della Protezione Civile, il tutto descritto in un documentario finalmente libero dai legacci ai quali sottosta' tutto il mondo dell'informazione in Italia. Il film denuncia l'operato del governo e il ministro Bondi si sottrae all'inivito non rendendosi conto che è proprio lui il responsabile della figuraccia del nostro paese. E' vero anche che se fosse andato la figura sarebbe stata anche peggiore perchè Bondi è degno rappresentante di un governo che vive solo sulle sparate del suo capo. L'unica volta che in vita mia mi sono trovato d'accordo con Sgarbi è stato quando in una trasmissione televisiva, il ciritico d'arte definì Bondi un incrocio fra Massimo Boldi e Don Abbondio. Mai definizione fu più azzeccata. Naturalmente il miglio modo per sfuggire alla verità è quello di glissare, se Bondi fosse realmente convinto che il film è solo un atto propagandistico avrebbe potuto smontare pezzo per pezzo il documentario della Guzzanti. Ma così non è. Draquila è una cronaca di quanto avvenuto in Abruzzo prima e dopo il terremoto portando all'attenzione degli spettatori ciò che i mezzi di informazione, nessuno escluso, ha saputo far emergere alla cronaca. Come per esempio il fatto che le case costruite all'Aquila sono state sufficienti solo per 1/3 dei senzatetto (dalle cronache televisive sembrava che ci fossero case disponibili anche per eventuali nuovi residenti), oppure che il costo di queste case è stato il triplo del necessario, oppure il fatto che coloro che sono stati assegnatari delle case dovranno lasciarle come le hanno trovare senza nemmeno piantare un chiodo o permettersi di rompere un piatto. Insomma un film da vedere per avere più chiaro tutto quanto è accaduto in Abruzzo oltre l'attività di propaganda del cavaliere di Arcore. Se l'è presa anche la Brambilla che addirittura farà una denuncia all'avvocatura di stato per i danni che queste immagini potrebbero arrecare al nostro paese; attenta Brambilla che se l'avvocatura poi si muove davvero magari scopre che il danni al paese fino ad ora li ha portati il governo di cui fai parte per meriti ... sportivi.


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