lunedì 5 giugno 2023

Mentre il 2 giugno sfilano i fascisti, meno male che la Murgia c'è

 


Il saluto


Il passo dell'oca


Il compiacimento del camerata La Russa, presidente del Senato


I segnali di fascismo da parte di questo governo e dei suoi rappresentanti nelle istituzioni sono ormai quotidiani e non si perde occasione per manifestarli. Spesso di tratta di forma ma che poi alla prima occasione si trasforma in sostanza: come può essere classificato quel decreto che oggi limiterà il controllo della Corte dei Conti sull'operato del governo in materia di Pnrr se non come una dimostrazione di intolleranza alla democrazia ?
Quello che poi è avvenuto il 2 giugno sotto gli occhi del Presidente della Repubblica è inqualificabile oltre che pericoloso. Le tre immagini sopra rappresentano quanto avvenuto: il gruppo incursori sfila ed il comandante si lancia in un gesto facilmente interpretabile come il saluto fascista, il gruppo sfila con il famoso passo dell'oca di reminescenza nazifascista, e, ciliegina sulla torta, il presidente del senato saluta il tutto con i segno di vittoria ed evidente soddisfazione. Ora se vogliamo passare sopra i primi due gesti e giustificarli come un "usuale" modo di fare di questo gruppo specializzato dell'esercito italiano, il terzo gesto, quello del camerata La Russa seconda carica dello stato, è inqualificabile e inaccettabile per la carica che ricopre Ignazio La Russa. Un gesto ignobile contro la Costituzione, contro la democrazia che dimostra ancora una volta l'inadeguatezza di questo personaggio a ricoprire qualsiasi carica della nostra Repubblica.
Altro aspetto veramente pericoloso è che il tutto sia sia svolto sotto gli occhi del Presidente della Repubblica e nel silenzio totale dello opposizione. C'è voluto un post della scrittrice Michela Murgia per portare all'attenzione dell'opinione pubblica quanto avvenuto alla parata del 2 giugno. Naturalmente la Murgia è stata oggetto sui social di offese di qualsiasi tipo da parte dei simpatizzanti di Giorgia Meloni, dei giornalisti di destra che dimostrano ancora una volta oltre la loro violenza anche la loro ignoranza e mancanza di rispetto per le opinioni altrui. Fatto sta che questa sollevazione sui social ha portato di fatto all'attenzione di tutti un episodio che sarebbe passato sotto silenzio. Purtroppo questa indignazione e questo scontro sui social, fra coloro che vedono un segnale pericoloso nei gesti appena descritti e coloro che minimizzano, registra un'assenza altrettanto pericolosa: chi dovrebbe fare opposizione non si è minimamente sentito anzi qualcuno come Calenda si schiera apertamente con i fascisti al governo.
L'aria che si respira è molto pensante e se l'opposizione continuerà nel proprio letargo, lo diventerà sempre di più fino a quando non sarà troppo tardi.



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