domenica 5 settembre 2021

Solo i numeri dicono la verità contro tutti gli estremismi

 


La pandemia è arrivata nel nostro paese trovandoci impreparati (non solo l'Italia a dire il vero) sia per quanto riguarda l'organizzazione sanitaria, ma anche per quanto riguarda il confronto fra le forze politiche da anni incentrato non sul dibattito ma su una contrapposizione priva di ogni logica. In Italia ormai da anni si utilizza ogni problema per fare propaganda politica fine a se stessa nella quale chi sta all'opposizione ha sempre la soluzione e chi sta al governo non riesce ad affrontare seriamente il problema. Naturalmente le posizioni si scambiano quando si invertono i ruoli e così chi era all'opposizione ed aveva la soluzione non è in grado di metterla in pratica e chi era al governo improvvisamente trova tutte le soluzioni. La pandemia, la lotta contro il Covid e la vaccinazione non fanno eccezione a questo ormai sistema endemico di affrontare il problema.

Oggi la battaglia è fra favorevoli e non al Green Pass ed alla vaccinazione. Il confronto è serrato ma privo di qualsiasi ragionamento scientifico, serio e sostenuto dai dati che, dopo nove mesi dall'inizio della campagna vaccinale, per fortuna abbiamo disponibili. I dati, che sono mensilmente pubblicati dall'Istituto Superiore di Sanità, dicono in sintesi quanto segue: 

  • il vaccino non garantisce una protezione totale in quanto anche i vaccinati possono essere contagiati 
  • il vaccino comunque protegge in maniera significativa dall'infezione grave del Covid 19 evitando sostanzialmente ai vaccinati di andare in terapia intensiva o di morire
Da questa osservazione ne consegue che:
  • vaccinarsi è importante e fondamentale nella lotta contro il virus anche se per il momento i vaccino non può essere l'unico strumento
  • il vaccino o meglio i vaccini non garantiranno l'immunità di gregge proprio perché per il momento 
E quindi sulla base di questi dati si può affermare che chi è contro il vaccino è dalla parte sbagliata (portando a giustificazione di questa avversione non dati scientifici ma balle di vario genere) in quanto rinuncia ad uno strumento fondamentale per la lotta alla pandemia, ma che anche chi è per vaccinazione obbligatoria (ipotizzata anche dal presidente del consiglio) fa una affermazione al di fuori dalla realtà scientifica e dalle conoscenze attuali. Il problema sta nelle motivazioni che portano questi due opposti schieramenti a contrapporsi su un tema sul quale ci sarebbe da ragionare seriamente soprattutto ora che si hanno anche a disposizione dati sugli effetti della vaccinazione. E invece si gioca su assurdità nelle quali poi in molti cascano senza prendersi la briga di verificare e andare ad informarsi dove possibile. E pensare che gli argomenti da portare contro l'obbligatorietà del vaccino o del Green Pass ci sarebbero per migliorare questi provvedimenti al fine di renderli più efficaci. Alcuni esempi ?
Per esempio si è sentito ultimamente che la validità del Green Pass sarà estesa ad un anno, ma su quali basi ? Si sono effettuati studi sulla durata della protezione garantita dai vaccini ? Oppure perché chi fa un tampone deve avere il Green Pass per 48 ore ? Perché non una settimana o perché non solo tre ore ? Chi ha fatto un tampone negativo potrebbe infettarsi anche dopo una sola ora se viene a contatto con un eventuale persona infetta asintomatica. Sulle motivazioni di chi è contrario al vaccino meglio non soffermarsi in quanto ad oggi non esistono motivazioni di una qualche evidenza scientificamente seria.
Invece si preferisce, anche perché è più facile e meno impegnativo, fare polemica gratuita e non costruttiva: il Presidente del Consiglio si lascia sfuggire che si potrebbe arrivare all'obbligo vaccinale ? Chi sta al governo ma tenta di fare opposizione (Salvini e la Lega) dice semplicemente no all'obbligo vaccinale ed a supporto scrive un tweet sul proprio figlio che si è vaccinato ma solo per risparmiare sui tamponi che dovrebbe fare per la sua attività sportiva. Un tweet che mira alla pancia del genitore facendo leva sulla sua propensione a non vaccinarsi, mentre potrebbe criticare in maniera costruttiva e scientifica l'ipotesi dell'obbligo:
  • non esistono ancora in Italia vaccini approvati in via definitiva (solo Pfizer negli Stati Uniti) e quindi l'obbligo non è percorribile e lo sarà fino a quando tutti i vaccini in circolazione non saranno approvati definitivamente
  • se il vaccino non garantisce una protezione al 100% non è possibile decretare per legge l'obbligatorietà
Naturalmente questi argomenti prevedono un grado di comprensione elevato della platea alla quale vengono spiegati e non sono possibili con un semplice tweet e quindi meglio la sporca propaganda che raccoglie like ma rimane strumento di diffusione dell'ignoranza.

Nessun commento: