martedì 15 giugno 2021

Dalla politica segnali scoraggianti


 Fra due anni ci saranno le elezioni politiche ed i segnali che arrivano dalla politica sono tutt'altro che incoraggianti e non solo per la gestione della pandemia e della campagna vaccinale. Purtroppo sono segnali che arrivano da ogni parte a partire da destra per finire a sinistra passando per quel Movimento che si definisce ... né di destra né di sinistra. 

Il Movimento 5 stelle è allo sbando dopo aver dato vita due governi di segno opposto ed aver poi ceduto al governo Draghi, il nemico di sempre, appartenente a quella categoria che fu oggetto del vero "manifesto politico" dei grillini: quello del vaffa. La debolezza del movimento deriva soprattutto da due fattori: l'incapacità di mantenere le promesse fatte e le battaglie di bandiera (a parte qualche eccezione come il reddito di cittadinanza dimostratosi poi un vero e proprio flop), la mancanza di personaggi di spicco e veri strateghi della politica come conseguenza del 1 vale 1 (anche questa dimostratasi alla lunga una vera baggianata). Riuscirà Giuseppe Conte a raccogliere le ceneri del fu Movimento % Stelle e dare vita ad un vero e proprio partito popolare ? Compito arduo e complicato, soprattutto perché si segue lo stesso errore degli altri partiti: dare vita ad una formazione politica che poggia le sue basi su una persona piuttosto che sulle idee.

A "sinistra", chiamiamola così, il fu Partito Democratico dimostra tutta la propria stanchezza e si sta sfaldando giorno dopo giorno. Un segnale inequivocabile sono le primarie che si stanno svolgendo a Torino e Roma in una "malinconica" riesumazione di quella prassi, le primarie appunto, che dovevano segnare la svolta democratica e partecipativa di questo partito. Ma anche in questo caso è dimostrato ormai che si tratta di una manovra di facciata dietro alla quale latitano le idee ed i progetti. E la gente se ne sta rendendo conto. A Torino si sono presentati in circa 11mila alle primarie per il candidato sindaco, a Roma ieri per la presentazione di Gualtieri c'erano poco più di 50 persone e si pensa ad un successo se domenica si presenteranno in 30mila anche se nel 2016 furono circa 50mila. Un segnale che se non percepito come sembra rischia di portare il Pd alle prossime elezioni politiche del 2023 in condizioni veramente pietose.

A destra le cose sembrano andare meglio in quanto a numeri nei sondaggi ma certo non se ne capisce il reale motivo. Dopo il flop di Salvini al governo colpito da protagonismo acuto e manie di "pieni poteri", dopo la divisione prima della Lega da Forza Italia e da Fratelli d'Italia, e poi da Lega e Forza Italia da Fratelli d'Italia, è chiaro che alla destra interessa occupare poltrone ma in quanto a idee per il lavoro e per appiattire le disuguaglianze che la pandemia ha accentuato non se ne vedono. Anzi la destra continua con la sua politica di premiare .... il malfattore. Ricordate Augusto Minzolini ? Dopo una rapida apparizione alla direzione del Tg1 dove o falsificava le notizie o le nascondeva, fu condannato per le sue note spese a carico della Rai e quindi estromesso dall'azienda. Il centro destra per premiarlo lo porto in Senato, ma anche lì la sua carriera fu una meteora ed estromesso dalla carica di senatore con la legge Severini per una condanna in primo grado. Naturalmente fu premiato per questa sua medaglia e continuò ad essere spedito nei vari talk show per difendere le idee berlusconiane. Oggi il cavaliere lo premia ancora una volta portandolo alla direzione del Giornale, il quotidiano del fu Montanelli. Questa è la strategia della destra che vorrebbe un ennesimo condono per chi ha evaso le tasse e proporre come riforma fiscale la famigerata flat tax dove operaio, rider, lavoratore dipendente, sono messi sullo stesso piani di Berlusconi, Briatore e compagnia bella. Insomma che guadagni 500 euro al mese o che tu abbia una rendita di qualche milione di euro, le tasse che vai a pagare sono uguali per tutti.

Usciremo dall'epidemia ma i tempi saranno ancora più bui.

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