lunedì 15 luglio 2019

Salvini: prove da premier con la complicità dei sindacati


Ciò che è accaduto oggi è la prova generale di ciò che aspetta il paese nei prossimi mesi: essere governato da un uomo senza scrupoli il cui unico obiettivo è quello di aumentare le diseguaglianze nel paese. Salvini, ministro dell'interno, indice una riunione con le parti sociali, che irresponsabilmente accettano, per parlare della prossima manovra economica e dello scellerato progetto della flat tax e della autonomia regionale. Il ministro schiaccia sassi di fatto veste i panni del presidente del consiglio, del ministro dell'economia e finanza, del ministro dello sviluppo economico e del lavoro, e si pone come unico interlocutore del governo con le parti sociali. Il povero Conte tenta una timida reazione accusando il ministro dell'interno di "scorrettezza istituzionale", mentre lo zerbino Di Maio bolla questo incontro come riunione politica e non istituzionale. Peccato per il ministro "Prima di tutto" che la riunione politica non si sia tenuta nella sede della Lega ma bensì alla sede del ministero dell'interno, il Viminale appunto, mettendo di fatto il sigillo governativo sull'incontro. Come se non bastasse il ministro dell'odio e della propaganda fa sedere al suo fianco l'ex sottosegretario Siri, indagato per corruzione, in sfregio a tutte le istituzioni. Un atteggiamento di stampo eversivo e dittatoriale a confermare l'insofferenza del capo della lega alle regole, alla Costituzione, alla legge, oltre che alla correttezza politica. Il tutto poi con la complicità dei sindacati che si presentano all'incontro di fatto appoggiando il comportamento eversivo di un ministro della repubblica italiana. Il paese ormai si trova di fatto in mano ad uno scriteriato che si permette di lanciare offese gratuite a chi salva vite umane, che semina odio contro le parti sociali più deboli, che offende giornalmente la Costituzione in ogni suo articolo, che emana decreti concentrando nelle sue mani poteri che non gli competono, il tutto nel silenzio generale dei suoi "presunti" alleati di governo e dello stesso presidente del consiglio incapace di mettere in riga chi esce dalle regole. Ora anche con la complicità dei sindacati, che si sono prestati a questo gioco sporco e pericoloso, ma soprattutto con la compiacenza di una maggioranza degli elettori incapaci di vedere oltre il proprio naso e del rischio per la democrazia che quest'uomo porta ogni giorno. D'altra parte l'Italia è il paese con il più alto tasso di corruzione e illegalità dell'intera europa e quindi politici di questo stampo hanno gioco facile come la storia di fatto insegna.

Nessun commento: