domenica 28 luglio 2019

La politica dello sciacallo


La nuova tendenza della politica italiana e la politica dello sciacallaggio: la politica cioè che utilizza qualsiasi avvenimento ai fini di propaganda politica, non importa se ci sia di mezzo la vita di bambini, o quella di un carabiniere o quella di qualche centinaio di persone che scappano da guerre e fame. Dopo i fatti di Bibbiano arrivano in sequenza l'uccisione di un carabiniere da parte di due giovincelli americani e un nuovo salvataggio in mare da parte di una nave della guardia costiera italiana trattata poi come un nave di pirati e queste tre vicende certificano di fatto che la politica dello sciacallaggio è ormai diventata pratica comune. La nuova "tendenza" che si sviluppa attraverso i social dove i nostri politici, o meglio i politici italiani, sono presenti a qualsiasi ora del giorno e della notte per commentare, nel 99,99% dei casi a sproposito, tutto ciò che accade indipendentemente dalla rilevanza politica. Il maestro di questa recente strategia è naturalmente il ministro della propaganda e dell'odio, nonché ministro dell'interno, Matteo Salvini, ma in occasione di Bibbiano è stato subito imitato dai suoi amici del Movimento 5 Stelle, che rappresentano una degna spalla del maestro dello sciacallaggio. La vicenda dell'uccisione del carabiniere è un caso da studio per capire la politica dello sciacallaggio, ma non è certo l'unico. Ancora non si sa come si siano svolti i fatti ma la politica dello sciacallo prevede di etichettare come bastardo l'autore, sconosciuto, dell'uccisione suggerendo anche alla magistratura una condanna esemplare ai lavori forzati. Ha poca importanza che tale pena non sia prevista dal nostro ordinamento giudiziario. Purtroppo poche ore dopo si scopre che, i due ragazzi presunti autori dell'uccisione, non sono "nordafricani" come in molti già prospettavano ma due semplici ragazzi americani, ma il manuale dello sciacallo viene subito in soccorso a questa nuova situazione. Subito una nuova esternazione per informare che negli Stati Uniti è prevista la pena di morte e in mancanza di questa pena si suggerisce naturalmente l'ergastolo. Ancora una volta un messaggio ad effetto che fornisce una notizia falsa, al più in qualche stato degli Stati Uniti esiste la pena di morte, oltre che suggerire la "giusta" pena prima ancora di conoscere lo svolgimento dei fatti e di un processo. Naturalmente il problema della giustizia italiana non sono le pene, ma la certezza delle stesse in quanto una volta sentenziata una pena per un reato come previsto dal codice penale questa quasi mai viene portata a compimento per le innumerevoli norme impunitarie varate dai vari governi. Ora che il ministro dell'interno segua questa strategia è veramente vergognoso e dovrebbe provocare un'indignazione generale indipendentemente dalle proprie tendenze politiche. Il ministro dell'interno dovrebbe agire prima di ogni altra cosa per prevenire questi fatti, quando poi certi eventi si verificano dovrebbe adoperarsi per arrivare il prima possibile all'accertamento sia di come si sono svolti i fatti stessi sia della cattura dei responsabili e quindi della loro consegna alla magistratura per stabilire responsabilità, reati e pene. Un ministro non dovrebbe sfruttare questi episodi, soprattutto quando ci sono in mezzo delle vite umane, per la propria squallida propaganda e se non lo capisce lui, dovrebbero capirlo almeno i cittadini soprattutto quelli che lo sostengono. Già ma se i cittadini lo capissero sicuramente Matteo Salvini ora non sarebbe ministro e non siederebbe nemmeno in parlamento.

Oltre all'uccisione del carabiniere poi c'è l'ennesimo salvataggio in mare ed anche questa volta effettuato da una nave della marina italiana tenuta dal ministro in mare negando l'approdo e lo sbarco degli oltre 100 naufraghi. Ed il manuale dello sciacallo in questo caso prevede di chiedere all'europa, giustamente, la suddivisione degli immigrati una volta sbarcati, tutto regolare se poi lo stesso manuale non riportasse in prima pagina al capitolo immigrazione: NON PRESIEDERE alle riunioni dei ministri dell'interno europei quando si parla di immigrazione. Visto mai che qualche problema si risolve in quelle riunioni e allora addio politica dello sciacallaggio.

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