giovedì 26 luglio 2018

Ormai siamo in un mondo alla rovescia


Che qualcuno abbia perso la bussola in questi ultimi mesi è un dato appurato indipendentemente dalle idee politiche. La super star del governo giallo-verde (sembra di parlare di una squadra di calcio, non si è più in grado nemmeno di trovare un nome ad un'alleanza di governo) è sicuramente Matteo Salvini, ministro dell'interno e furbacchione perennemente in campagna elettorale grazie alla sua doppia veste di leader della Lega e ministro appunto del governo M5S-Lega. Un ruolo quello del ministro dell'interno delicato che dovrebbe essere incompatibile con la carica di segretario di un partito qualunque esso sia. Il buon Salvini rimane indigesto non solo per le sue politiche sull'immigrazione, per le quali fra l'altro ha preso milioni di voti, quanto per le sue esternazioni continue sui social network intrise di disumanità, razzismo, disprezzo per chiunque non sia sulla sua lunghezza d'onda. Purtroppo questa sua azione martellante sembra dare i suoi frutti: il consenso per la lega e per lo pseudo-ministro aumenta costantemente sebbene al momento di concreto, a parte l'aumento dei morti sulle coste libiche, la sua azione non ha portato ad altri risultati. Un consenso che aumenta anche perché i suoi detrattori stanno tentando di contrastarlo sul suo terreno, dove non possono che uscire sconfitti come dimostrano i fatti. L'ultimo assalto a Salvini è del giornale Famiglia Cristiana che pubblica una copertina con il titolo "Vade retro Salvini" con una mano imposta sulla sua testa, equiparando il leghista a Satana. Le reazioni a questa copertina sono incredibili da parte anche di persone pseudo-cattoliche che si indignano per l'immagine e il parallelo Salvini-Diavolo ma per esempio non si sono indignate per l'uso che Salvini stesso fa dei simboli religiosi della cristianità. Salvini si è presentato spesso con il rosario o con il Vangelo in mano per utilizzarli a sporchi fini elettorali ma soprattutto dissacrando e calpestando il significato che quei simboli rappresentano per la cristianità. In quelle occasioni non si sono registrate le stesse reazioni indignate da chi oggi si scandalizza per la copertina di Famiglia Cristiana. Il giornale alla fine non ha fatto altro che stigmatizzare l'operato di un ministro che sfoggia i simboli del cristianesimo (e li difende in maniera scomposta e anticostituzionale come nel recente caso del crocefisso) salvo poi tradire e calpestare i principi che quei simboli rappresentano. Ma ormai la capacità di analisi e di ragionamento indipendente e con la propria testa sta diminuendo velocemente arrivando al minimo storico ma ancora non è finita.

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