giovedì 16 ottobre 2014

Meno tasse alle imprese e più tasse ai cittadini: niente di nuovo sotto il sole


Secondo la nuova moda introdotta dai governi del condannato cone le manovre finanziarie di fine anno, che oggi si chiamano leggi di stablità, lo stato non introduce nuove tasse alla luce del sole come si faceva negli anni 70-80, ma aggira l'ostacolo lasciando questo lavoro sporco ai comuni ed alle regioni. Il buon Renzi, presidente del consiglio di una ormai virtuale sinistra, non si sottrae a questa consuetudine ormai consolidata ma va anche oltre tanto per buttare funo negli occhi alla sua maniera. Infatti nella manovra appena illustrata ci sono riduzioni di tasse per le imprese (la famogerata Irap), la conferma degli 80 euro che sbandiera come una riduzione di tasse ma che in realtà è una semplice elargizione, e poi ci sono dei tagli lineari a ministeri, comuni e regioni (la parte più sostanziale). Tagli che non derivano da quel lavoro svolto dal manager Cottarelli (altro spreco di soldi in quanto il lavoro svolto e profumatamente pagato viene tranquillamente cestinato) ma che sono effettuati con la famosa forbice alla dove coglio coglio, stile Tremonti tanto per capirci. Quale sarà la logica consequenza di questa operazione ? Che comuni e regioni dovranno per far quadrare i loro bilanci seguire due strade: tagliare i servizi ai cittadini (quelli più virtuosi), aumentare le imposte locali (quelli meno virtuosi e più coerenti allo stile renzusconiano). Qualunque delle due strade sia seguita dal comune o dalla regione il risultato sarà che i cittadini o dorvanno sborsare soldi per sopperire alla mancanza di servizi (più spese per la scuola e per la sanità per esempio) oppure dovranna sborsare più soldi per le imposte locali. In parole povere il risultato di questa manovrà è che il cittadino dovrà finanziare la riduzione di tasse alle imprese. Dimenticavo .... nella manovra sono conteggiati fra le entrate qualche miliardi, circa 3.5, che dovrebbero arrivare dalla eterna e mani portata a termine lotta all'evasione. Allora liberiamo gli imprenditori da qualche balzello, liberiamoli dalle pastoie di qualche legge che dovrebbe tutelare i lavoratori (art. 18 tanto per dirne una), ma se poi per portare a termine queste operazioni si tolgono ancora soldi ai cittadini che se ne fanno le imprese di meno tasse e più libertà di movimento se nel paese i consumi si ridurrano ulteriormente con questa manovra ? Si è dato vita ad una economia basata sul consumismo ed si continuano a tagliare le risorse ai consumatori, la contraddizione di questa politica sta tutta qui. Conclusione: la solita manovra finanziaria alla quale assistiamo da anni, mascherata dal tagli dell'Irap e dagli 80 euro (che è bene ricordarlo sono sempre 80 euro lordi), fumo negli occhi alla renzi per far passare come nuovo qualcosa che sa di vecchio.

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