sabato 6 settembre 2014

Da "Lo ha detto la televisione" a "L'ho letto su internet"






Nella società dell'informazione che stiamo vivendo, l'informazione alla fine rischia di diventare spettacolo o peggio ancora disinformazione. L'era della televisione, sempre dal punto di vista dell'informazione, è ormai terminata ed oggi, fortunatamente o meno, si hanno a disposizione fonti molteplici per cercare le notizie e soprattutto per approfondirle. E' una rivoluzione epocale, che per ora è quasi esclusivamente di tipo tecnologico, ma non ancora culturale. La maggioranza delle persone infatti non ha ancora preso coscienza della rivoluzione tecnologica in atto e si avvicina alle nuove tecnologie come se ancora si trovasse davanti alla televisione, uno strumento cioè che rende l'utente un attore passivo. Internet e la rete, dal punto di vista dell'informazione, rappresentano una tecnologia con un grande vantaggio che allo stesso tempo può costituire un aspetto negativo che si deve avere ben presente quando si utilizza la rete a scopo informativo. Internet con i servizi che mette a disposizione, social network (Facebook, Twitter, Google+, Quag, etc.) blog, siti personali, consente a chiunque con un minimo sforzo di mettere in linea dei contenuti accessibili a chiunque, dove per contenuti si intendono immagini, testi, video. Allo stesso tempo questi contenuti possono essere rimbalzati da sito a sito, da pagina a pagina raggiungendo una platea di utenti crescente in maniera esponenziale. Un aspetto interessante e rivoluzionario che la televisione certo non aveva: o una persona guardava quel telegiornale a quella determinata ora oppure non aveva più modo di ascoltare le notizie trasmesse. La possibilità per tutti di mettere in circolo notizie o più in generale dei contenuti costituisce però anche il punto debole della rete: l'utente che accede a questi contenuti "deve" accertarsi della fonte e non può prendere per buono tutto quello che gli scorre sul monitor. Una volta si diceva per certificare la veridicità di una notizia: "L'ha detto la televisione", oggi in molti prendono per buono questo assunto anche quando si informano attraverso la rete: "L'ho letto su internet". Naturalmente non è la stessa cosa proprio per la possibilità da parte di chiunque di scrivere qualunque cosa. E' una vera e propria rivoluzione che da una parte ci consente di accedere a milioni di notizie indipendentemente dai telegiornali e dai giornali cartacei, ma che allo stesso tempo ci rende vulnerabili al rischio di prendere per buone delle vere e proprie bufale. Naturalmente la rete ci mette anche a disposizione strumenti per verificare, controllare e approfondire la notizia, ma questo ci costringe a diventare attori "attivi" abbandonando appunto il ruolo di semplici osservatori e lettori al quale ci relegava la televisione.
La rete e internet finiscono poi anche per influenzare l'informazione televisiva o quanto meno a sollevare problematiche che prima dell'avvento della rete non erano dibattute come adesso. Per esempio in questi giorni si discute molto sulla messa in onda o meno dei filmati che l'Isis trasmette a proposito della decapitazione di alcuni giornalisti occidentali. Alcuni telegiornali hanno trasmesso i filmati fino alla scena più cruenta, altri hanno deciso di non trasmetterli limitandosi alla semplice notizia aprendo una discussione sull'opportunità o meno di trasmettere il filmato e di trasmetterlo più o meno integralmente. Naturalmente anche il terrorismo in questo caso ha cambiato strategia proprio sfruttando la recnologia mettendo in rete a disposizione di chiunque i filmati di queste terribili esecuzioni. Il quesito allora è il seguente: è opportuno o meno trasmettere certe immagini ? sono un completamente dell'informazione o ne sono solo una spettacolarizzazione ? e se poi sono disponibili in rete che senso ha non trasmetterle all'interno di un tg ? In questi naturalmente non si arriverà mai ad una conclusione oggettiva e condivisa con pareri diversi e contrapposti. Personalmente sono contrario alla diffusione di immagini cruente che, a mio parere non aggiungono niente di più alla informazione che un telegiornale può dare in maniera completa anche senza questo genere di immagini, soprattutto poi quando non si conosce il pubblico che sta guardando il telegiornale. Tanto più che chiunque poi può andarsi a reperire le stesse immagini e eventualmente vederle come e quando vuole se lo ritiene opportuno. Insomma la rivoluzione è appena iniziata .... ora tocca a noi farla propria e sfruttarne le potenzialità. 

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