martedì 20 dicembre 2011

Nell'ipocrisia generale torna la lotta di classe e lo scontro sociale


Questo governo in poche settimane un merito almeno lo ha avuto: la ritrovata unita' sindacale insieme alla nuova stagione di lotte sociali senza le quali le classi deboli sono destinate a perire miseramente. Il governo Berlusconi, con la sua politica del non fare ad esclusione di tutto cio' che riguardava il dittatore di Arcore, aveva spento l'iniziativa sindacale fino a causare la divisione di CGIL, CISL ed UIL indebolendo tutto il movimento. E' vero anche che, a parte le sempre annunciate riforme, in quasi quattro anni il governo di centro destra non ha portato a termine nemmeno una di quelle scellerate riforme, ad esclusione di quella della scuola e dell'universita', e quindi e' venuto a mancare il terreno di scontro fra maggioranza ed il resto del paese. Oggi invece il governo Monti sta passando dalle parole ai fatti ed i fatti purtroppo sono quelli di una manovra che colpisce i ceti piu' deboli ma dai quali si possono ricavare soldi sicuri (lavoratori dipendenti e pensionati) e con poca fatica per poi andare a colpire il mercato del lavoro con quella riforma che il governo Berlusconi ha annunciato tante volte e che ora viene risuscitata dal governo tecnico per bocca del ministro piu' ipocrita della storia repubblicana: Elsa Fornero. Dopo l'era delle leggi ad personam, ora siamo nell'era della politica dell'ipocrisia, un'era iniziata con le lacrime di coccodrillo della Fornero, che prima distrugge i pensionati e poi piange, passando per la finta rivoluzione della Lega Nord per tornare alla Fornero di oggi. Gia' oggi la ministra torna all'attacco con la riforma del lavoro che anche per lei dovrebbe partire dalla riforma dell'articolo 18, una pietra miliare dello statuto dei lavoratori, che anche questo governo intende cancellare. E dopo questo annuncio, la ministra, si meraviglia della reazione immediata, decisa e ancora una volta unitaria dei sindacati che ritengono quell'articolo intoccabile. La Fornero parla di un linguaggio del passato contro di lei e si ritiene preoccupata della reazione dei sindacati. Ma cosa dovevano fare i sindacati in questo momento ? Dopo una manovra che finira' per mettere a terra molti lavoratori, che incrementera' la disoccupazione, vedere messo in discussione ed attaccare un articolo dello statuto dei lavoratori che e' un caposaldo del sindacato non poteva che scatenare una reazione anche troppo composta a mio avviso. Anche questo governo comunque, come il precedente, non spiega in che modo l'articolo 18, che impedisce il licenziamento senza una giusta causa, possa in qualche modo farci uscire dalla crisi piuttosto che costituire un nuovo colpo alle classi deboli ed un favore agli imprenditori ed ai capitalisti. I sindacati avevao gia' espresso al precedente ministro Sacconi la propria contrarieta' a questo tipo di riforma ed ora che cosa si aspettava la Fornero che alla sua riproposta di modifica dell'art. 18 i sindacati si inginocchiassero compiacenti ? Al festival dell'ipocrisia continua a partecipare la Lega Nord con un'opposizione ad un governo che sta prendendo provvedimenti che gia' erano nel programma della Lega stessa per l'attuazione del federalismo. La famigerata IMU, la vecchi ICI tanto per intenderci, era uno di questi provvedimenti che facevano parte del federalismo fiscale. Oggi invece proprongono ai propri sindaci di imporre l'aliquota minima del 2 per mille ed ai cittadini di non pagare, una protesta condivisibile se non venisse proprio da quel partito che avrebbe riproposto lui stesso l'IMU. Insomma l'era dell'ipocrisia continua e almeno per un anno andra' avanti con molti attori, i partiti politici, che si vedono togliere le castagne dal fuoco dal governo Monti ma ... a quale prezzo ? Troveranno poi nel 2013 un paese ancora disposto ad andare a votare ?

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