domenica 19 novembre 2023

Mettetevi l'animo in pace ... Giulia non sarà l'ultima ... purtroppo


Ci risiamo e purtroppo non si sa per quanto tempo ci risaremo a dover commentare drammatici femminicidi come quello di Giulia, l'ultimo in ordine di tempo. Si perché la politica, responsabile del degrado sociale e culturale nel quale è caduta l'Italia negli ultimi 40 anni, non sarà certo quella attuale a portarci non dico fuori ma almeno sulla giusta strada per correggere questa situazione. 

Ecco l'immancabile Matteo Salvini che non riesce a stare zitto e come al solito spara un mare di cazzate, pericolose e violente, in merito alla femminicidio di Giulia da parte del suo ragazzo. Tutto dopo aver pubblicato un tweet dopo l'arresto di Filippo nel quale scriveva "Se colpevole, nessun sconto di pena". Questo è Salvini ma questa è la politica italiana attuale.

Proprio mentre Giulia veniva uccisa, il governo emanava l'ennesimo decreto sicurezza costellato di aumenti di pensa a pioggia, di provvedimenti contro le proteste dei detenuti che riportano le carceri alla situazione del periodo fascista, con la trasformazione di reati amministrativi in reati penali, ed ultimo con l'autorizzazione per 300mila poliziotti a girare armati con armi non di ordinanza quando non sono in servizio. Questa è la strategia dell'attuale governo ed ora aspettiamo con ansia l'ennesimo decreto contro i femminicidi che aumenta pene e magari autorizza il cittadino a sparare a vista.

Purtroppo oltre alla repressione, che arriva sempre a cose fatte e quindi nello specifico a femminicidi avvenuti, servirebbe anche altro ma questo altro è materia complessa soprattutto per un governo di destra che non ha gli strumenti per capire la funzione dell'istruzione e della cultura. Istruzione e cultura sono gli unici anticorpi per omicidi, che siano uomini o donne fa poca differenza, causati dalla rabbia, dall'ignoranza, dall'istinto di possesso. Ma se nel nostro paese non esistono corsi di sessualità ora che siamo nel 2023 pensate che proprio che sia questo governo a introdurli ? Proprio poche settimane fa quando una deputata del M5S aveva "osato" portare un disegno di legge per introdurre queste materie nella scuola, un deputato leghista aveva urlato "Fino a quando la Lega sarà al governo queste porcherie non si faranno nella scuola". E la scuola sarebbe solo uno dei tanti strumenti di prevenzione ma non l'unico. Che dire della televisione, delle trasmissioni indecenti alla Grande Fratello introdotte da Mediaset ma poi copiate anche dalla Rai. Che dire dei dibattiti politici nei quali le parti avverse si offendono, si parlano sopra, si urlano contro e dove il più urlatore ha la meglio. E che dire dei social ? Quando sono nati questi strumenti i giovani sono stati lasciati da soli a "impararne" l'utilizzo, più o meno come è avvenuto con il sesso, ed il risultato è stato appunto l'utilizzo distorto. Risultati ? Ordine di ragazzini girano filmati di bullismo per poi pubblicarli sui social fino a quando non arriva l'imprevisto ed allora tutti scandalizzati. Ma oltre ai ragazzini avete mai letto i tweet di qualche politico ? Incitamenti alla violenza, presa in giro dell'avversario e dichiarazioni false su presunti risultati sono all'ordine del giorno. 

Insomma se speriamo che la politica ci tiri fuori da questa spirale di femminicidi, lasciamo perdere, meglio seguire altre strade per cautelare le ragazze, soprattutto poi la maggioranza attuale che non riesce a partorire alcun provvedimento che non prevede un raddoppio della pena per reati già contemplati dalla legge.

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