venerdì 19 maggio 2023

I discorsi li portano via .... l'acqua e la musica


Dopo le proteste dei ragazzi ambientalisti che sono state tanto demonizzate dal potere e dai benpensanti, arriva l'ennesima "sveglia" sotto forma di tragedia che la natura, il pianeta e l'ambiente in generale inviano al nostro paese. Fino a qualche anno fa la politica aveva buon gioco: gli eventi naturali erano meno frequenti e dopo le immancabili dichiarazioni in corrispondenza di un terremoto o di un alluvione, c'era tutto il tempo per dimenticare le immancabili promesse di interventi mai portati a termine. Oggi i tempi sono più stretti e la politica non riesce a far metabolizzare i disastri che si susseguono a ritmi sempre più serrati. In estate ed in autunno tutti a parlare della grave siccità che aveva colpito il paese e gli immancabili provvedimenti che sarebbero stati messi in atto per non ritrovarci per un'altra estate a secco. Interventi che si sono limitati alla nomina di un commissario per la siccità dal nome evocativo: Nicola Dell'Acqua. In fine dei conti al governo Conte 2 ed al governo Draghi era andata bene con la gestione del Covid grazie al ministro Speranza, perché non tentare questa strada. La natura non si è fatta intimidire e le risposte sono state in rapida successione: 15 settembre 2022 alluvione a Senigallia (dopo quella del 2014), 25 novembre 2023 alluvione e frana a Ischia dopo il terremoto del 2018, 2 maggio 2023 alluvione in Emilia Romagna con replica il 16 maggio 2032 con conseguenze ancora più disastrose. Insomma non abbiamo più nemmeno la scusa di dimenticare e l'impressione ormai è che sia troppo tardi per qualsiasi intervento anche se si rispondesse in maniera efficace alle proteste ambientaliste.
Proteste che sono un richiamo per proteggere e preservare l'ambiente in cui viviamo chiedendo un cambiamento significativo nelle politiche ambientali, nella gestione delle risorse e nella sostenibilità. Si vorrebbe che tutti si assumessero le responsabilità delle proprie azioni e adottassero misure concrete per ridurre l'impatto sull'ambiente. Ma l'unica reazione a queste proteste è stata quella di condannare i manifestanti per i loro metodi di portare all'attenzione il problema ambientale, metodi sicuramente discutibili ma che puntano il dito su problemi, reali, concreti e forse non più risolvibili.E non ci si può nemmeno nascondere dietro il paravento di eventi eccezionali e straordinari, perché l'eccezionalità e la straordinarietà sono la conseguenza di uno sfruttamento al limite delle risorse del nostro pianeta. Purtroppo oltre a non agire nelle politiche ambientali, non si è agito nemmeno nel mettere in sicurezza i territori in previsioni di eventi sempre più disastrosi ed eccezionali ed oggi ci ritroviamo ad avere un'intera regione sott'acqua con un territorio ed un'economia compromessi per non si sa quanto tempo.
Nemmeno questo evento però riuscirà in qualche modo a modificare l'atteggiamento della politica nei riguardi dell'ambiente e la dimostrazione la si è avuta già ieri sera: mentre la gara di Formula 1 ad Imola è stata annullata (l'autodromo è allagato), il concerto di Bruce Springsteen a Ferrara si è tenuto ugualmente mettendo in movimento 50mila persone ma soprattutto sottraendo qualche centinaia di volontari della protezione civile all'opera di soccorso nei territori alluvionati. E' questa la più chiara risposta alla tragica alluvione (con 14 morti fra l'altro): lo show ed il business devono andare avanti ad ogni costo non solo fino al prossimo disastro ma anche nel pieno svolgimento di un disastro. E tutti i bei discorsi e propositi questa volta se li porta via la musica e l'acqua.

Nessun commento: