Nel 1939, una nave chiamata Saint Louis attraversò l’Atlantico cercando di portare in salvo 937 ebrei rifugiati dalla Germania nazista. Le autorità del nuovo mondo - a Cuba, negli Stati Uniti, in Canada - furono tutte concordi nel rifiutargli il permesso di sbarcare.
La nave dovette riattraversare l’oceano e tornarsene in Europa, dove almeno un terzo di quelle persone furono assassinate nei campi di sterminio nazisti.
Nel 2023, i rifugiati delle guerre, delle catastrofi climatiche, della povertà e della mancanza di futuro non hanno nemmeno una nave che provi a portarli in salvo. Devono attraversare il mare come possono, ma ancora una volta trovano i porti chiusi e se muoiono è colpa loro.
Ha proprio ragione l’improbabile ministro Valditara: non c’è pericolo di un ritorno del fascismo, in realtà il fascismo non se ne è mai andato. Il fascismo che chiudeva i porti ai rifugiati ebrei del 1939 e che adesso li chiude ai rifugiati africani e mediorientali col colore sbagliato e la pelle sbagliata. Per questo le due manifestazioni a Firenze e Milano sono la stessa cosa: è lo stesso fascismo quello che aggredisce chi non è d’accordo e quello che lascia morire chi non è uguale.
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