domenica 29 maggio 2022

Che sia il Papeete o il Cremlino non fa differenza

 


La statura di un uomo politico non si misura solo dalle idee che possono essere condivisibili o meno, ma anche dalle sue azioni o da come porta avanti queste idee. Uomini politici che possano essere definiti tali nel nostro paese non ce ne sono più da tempo. Berlinguer, Moro, Andreotti, ma gli stessi Craxi e Almirante pur con principi diversi fra loro se non totalmente opposti, si distinguevano per la loro intelligenza e per la loro statura politica. In quegli anni personaggi come Salvini non avrebbero potuto esistere, sia perché sarebbero stati presi a calci nel sedere in qualsiasi partito sia perché non avrebbero trovato consensi nemmeno fra i cittadini di un livello culturale molto più elevato di quello odierno. Salvini è uno di quei personaggi che parla semplicemente perché da fiato alla bocca ma non certo perché riesca a collegare il cervello, ammesso che ne abbia uno. Per lui andare al Papeete a strafarsi di mojito e aprire una crisi di governo chiedendo pieni poteri, oppure da ministro degli interni girare in un quartiere e suonare campanelli in cerca di presunti spacciatori, o infine andare al Cremlino magari strafatto di Vodka per parlare con un criminale che sta scatenando la terza guerra mondiale, fa poca differenza. Sono semplici atti che per il Matteo verde hanno tutti lo stesso significato (quale che sia ..) e quindi da mettere sullo stesso piano. L'unica sua capacità innata è quella di girare l'Italia nei luoghi dove si terrà una qualche votazione per sbafare a quattro ganasce quello che il luogo stesso offre: che si prosciutto prelibato, un cocktail di 40 gradi, o una merendina del mulino bianco fa poca differenza: importante è magnare e sparare cazzate. Vi immaginate ai tempi di Andreotti, Berlinguer, Moro un La Malfa qualsiasi che dichiarava di andare a parlare con Krusciov per tentare di abbattere il muro di Berlino ? Sarebbe stato internato immediatamente, dichiarato incapace di intendere e volere, e gli sarebbe stata tolta la patri podestà. Tanto più che Salvini usa i propri figli quando più gli fa comodo e sempre per la sua propaganda politica o meglio presunta politica. Dopo la valanga di No al suo presunto viaggio a Mosca infatti ha dichiarato "Ma chi me lo fa fare, me ne starò a casa con i miei figli". Poveri ragazzi tirati in ballo anche in questa ennesima vicenda vergognosa del leghista.

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