venerdì 26 marzo 2021

Numeri come se piovesse

 


Ai numeri snocciolati da oltre un anno fra le 17 e le 18 relativi all'epidemia (positivi, ricoverati, contagiati, e purtroppo decessi) ormai da oltre un mese si aggiungono i numeri sui vaccini. Ogni giorno un politico e/o un ministro ci informa che la priorità è la vaccinazione ed ogni giorno queste affermazioni sembrano sempre più simili alle promesse di colui/colei che si impegna settimanalmente a mettersi a dieta: si inizia sempre lunedì ma di quale settimana, di quale mese o di quale anno non lo sappiamo mai.
Oggi i numeri snocciolati dal ministro Speranza ci informano che 

- entro la fine di marzo arriveranno 4 milioni di dosi, 

- nel secondo trimestre ne arriveranno 50 milioni 

- nel terzo trimestre le dosi disponibili saranno 80 milioni. 

- nel secondo trimestre avremo anche 7,5 milioni di dosi del vaccino monodose Johnson&Johnson (ma non si sa se queste sono comprese nei 50 milioni dichiarati precedentemente) 

- nel terzo trimestre le dosi di Johnson&Johnson diventeranno 15,9 milioni (sempre da chiarire se queste 15,9 milioni di dosi siano comprese nei precedenti 80 milioni)

Poi arriva il generale Figliuolo che a sua volta ci informa che:

- a fine mese arriveranno 2,8 milioni di dosi (1M Pfizer, 1.3M AstraZeneca, 0,5M Moderna) ... domanda e le altre 1,2 milioni di dosi dei 4milioni annunciate da Speranza dove sono finite ?

- saranno realizzati degli hub vaccinali per i quali i medici saranno trovati con apposite convenzioni

Insomma l'impressione è che il nuovo governo sia totalmente nel caos e spari numeri a casaccio mentre nel frattempo il virus fa il proprio lavoro e continua a decimare al ritmo di qualche centinaio di morti al giorno. A tre mesi dall'inizio della vaccinazione ancora non abbiamo idea delle dosi che arriveranno, ancora non si sta pensando di realizzare hub per la vaccinazione ma soprattutto ancora non si sa dove reperire il personale. Considerato che ad oggi le regioni non sono state in grado di somministrare tutte le dosi ricevute (quasi 10 milioni delle quali somministrate solo 8,7 milioni) se davvero arriveranno tutte le dosi annunciate il problema non sarà tanto trovare hub e personale per le vaccinazioni quanto delle capienti celle frigorifere per conservare il vaccino.

Nel frattempo la campagna vaccinale prosegue lentamente e a macchia di leopardo con regioni che dichiarano di essere in grado di completare la vaccinazione degli ultra 80enni entro il mese di aprile (Marche), regioni che iniziano la vaccinazione della fascia 70-80 (Lazio), regioni che "sprecano" dosi per lobby di vario genere (Toscana), regioni che più che vaccinare conservano (Sardegna, Calabria, Basilicata, Lombardia), regioni che tentano di rifornirsi di vaccini ancora non approvati dall'Ema (Campania). Per non parlare poi dei sistemi di prenotazione e di informazione che di fatto certificano la presenza non di uno stato ma di oltre 20 stati ognuno dei quali lavora (si fa per dire) a modo suo. 

Una delle maggiori critiche dal governo Conte è stata quella di non avere un piano vaccinale, in realtà il piano esisteva ed era molto semplice: vaccinare gli operatori sanitari, personale ed ospiti delle RSA poi partire dalle categorie più fragili per età ultra 80enni e per patologie varie, dopodiché a scendere tutti gli altri per fasce di età. Un piano di una semplicità unica. Poi sono entrate in gioco le regioni ed è stato il caos: personale università, forze dell'ordine, avvocati, magistrati e chi più ne ha più ne metta. Considerando che circa l'80% dei decessi per Covid sono persone oltre i 70 in questi tre mesi dall'inizio della vaccinazione si sarebbero potuto salvare circa 20mila persone se si fosse semplicemente rispettato quel semplice piano.

Ed oggi stiamo ancora a discutere sui vaccini che verranno, sugli hub per le vaccinazioni, sul persona sanitario da reperire, sull'obbligatorietà o meno della vaccinazione al personale sanitario .... e continuiamo a dover stare rinchiusi per tentare di arrivare al tanto sospirato vaccino.



Nessun commento: