martedì 16 marzo 2021

La società della .... disinformazione

 


Nonostante internet, nonostante un numero impressionante di canali televisivi e stazioni radio, nonostante una quantità di quotidiani e settimanali fuori dal comune, per quanto riguarda l'informazione navighiamo a vista in un marasma di notizie impressionanti che hanno come unico effetto di creare disinformazione. E come un bambino che impara un brutta parola appena la percepisce ma una bella fa fatica ad assimilarla, le notizie che non sono notizie viaggiano e si propagano alla velocità della luce creando quella "falsa consapevolezza" che ci rende dei sapientoni su tutto. In questo marasma la notizia vera e certa fa fatica ad espandersi e ad essere assimilata, anche perché la notizia vera e l'informazione corretta sono in pochi a farla circolare. La pandemia e l'emergenza sanitaria nella quale viviamo da oltre un anno non fanno eccezione e hanno subito la stessa sorte da parte dei mezzi di informazione, da parte dei presunti esperti che ormai da un anno si presentano davanti ai teleschermi come delle star internazionali e purtroppo anche da parte delle istituzioni. Ecco le istituzioni rappresentano ormai da anni uno degli anelli più deboli per quanto riguarda l'informazione. Ogni rappresentante di un istituzione che sia a livello centrale (governo), o periferico (regione, comune), fa informazione non per dare notizie certe ai cittadini ma con l'obiettivo palese di fare propaganda a fare della parte politica alla quale appartiene. Aprire, chiudere, stare in casa, uscire, vaccinatevi come se non ci fosse un domani, vaccini sicuri, faremo 500mila vaccinazioni al giorno, vaccino obbligatori, no nessuna obbligatorietà, compriamo vaccini dall'India, dalla Russia, facciamo come Israele .... etc. etc. etc. Quando poi ci scappa il morto, o i morti, allora quello che sembrava la soluzione "sicura" per tutti i nostri mali, diventa una soluzione da seguire con consapevolezza. Ma se sulla inconsapevolezza si è giocato fino ad ora è difficile tornare ad essere consapevoli. 

Improvvisamente allora si scopre che un vaccino, come qualsiasi altro medicinale dalla semplice aspirina ai così detti farmaci salva vita presentano effetti collaterali "spiacevoli" come il decesso. Improvvisamente allora quel vaccino che era sicuro diventa una specie di "arma letale" che come ti ci avvicini o ne vedi solo l'etichetta rischi la morte. E così si passa dalla vaccinazione sicura alla sospensione della vaccinazione stessa senza nemmeno aver accertato le cause degli effetti spiacevoli. Perché in questo caso la notizia è di quelle che ti fanno come si dice cacare sotto: "fa il tal vaccino e dopo due giorni muore". Che sarebbe come dire "E' sceso in strada ha messo male un piede, ha sbattuto la testa è morto", che facciamo allora nessuno di noi scende più in strada ? E allora si inizia a cercare, leggere, verificare e si scopre per esempio che il vaccino dell'influenza provoca almeno 1 decesso ogni milione di vaccinati, oppure che anche con l'aspirina c'è un rischio di perdere la vita. Basta leggere i famosi bugiardini di un qualsiasi farmaco per scoprire che il farmaco "sicuro" non esiste, figuriamoci un vaccino che è stato realizzato in un anno e quindi con una sperimentazione ridotta sia per la sua approvazione ma sia direttamente sul campo. 

Purtroppo la medicina non è una scienza esatta e la pandemia avrebbe richiesto che si facesse una corretta informazione ma si può pretendere che una società inverta la rotta seguita da decine di anni ? Una rotta che invita a consumare qualsiasi cosa, anche i medicinali, elencando e magnificando le qualità superlative di ogni prodotto pubblicizzato: dalla merendina gradevole al palato ma che contiene una serie infinita di schifezze, al detersivo miracoloso che allo stesso tempo disperde nell'ambiente prodotti chimici velenosi, fino al vaccino miracoloso e "sicuro" che poi si scopre provoca anche qualche morto (come tutti i farmaci). Quello che sta accadendo non è altro che il prodotto di noi stessi e non nascondiamoci dietro alla giustificazione che non possiamo fare niente, tutti possiamo fare qualcosa. Un esempio: dopo aver visto in tv un presunto esperto, il Burioni di turno, affermare che il virus da noi non sarebbe mai arrivato o che gli asintomatici non trasmettono il virus salvo poi essere smentito dopo due settimane perché tenete ancora la tv sintonizzata quando lo stesso esperto si ripresenta a fare la sua lezioncina in televisione ?

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