martedì 3 aprile 2018

Il popolo bistrattato .... e la Costituzione ignorata



Il momento più alto di una democrazia dovrebbe essere il voto popolare, il momento nel quale il popolo dovrebbe decidere da chi vorrebbe essere governato. Starebbe poi alla politica prendere atto del volere popolare e fare di tutto per dare attuazione a quanto il voto ha espresso, sempre nel totale rispetto delle regole costituzionali. Ne abbiamo avuto recentemtente un limpido esempio in Germania dove il voto non ha espresso una maggioranza reale ed i partiti hanno trovato un accordo salvo poi chiedere ancora ai propri iscritti se l'accordo raggiunto poteva poi essere messo in pratica. Accadrà anche in Italia ? Per il momento i segnali sono tutti negativi. Dopo una campagna elettorale nella quale ogni formazione politica ha fatto promesse poco realizzabili, ma soprattutto ha spergiurato di non governare mai con nessuno degli avversari politici, il popolo ha espresso un voto nel quale nessuno da solo sarebbe in grado di governare: nè il centro destra, nè il Movimento 5 Stelle, nè tantomeno la sinistra con eventualmente il Partito Democratico. Ora però, alla vigilia delle consultazioni del Presidente della Repubblica, tutti tirano il voto dalla propria parte: il centro destra ed il M5S indicando che l'incarico per la formazione del governo spetterebbe a loro come avrebbe deciso il voto popolare, il Partito Democratico affermando che il voto ha mandato il partito all'opposizione. Ora forse sarebbe il caso che questi politicanti, vecchi e nuovi, si studiassero prima di tutto la Costituzione e poi magari anche un pò di storia della prima repubblica. Intanto dovrebbero capire che l'attuale legge elettorale, il Rosatellum, sostanzialmente è una legge proporzionale come si può dedurre dalle percentuali di voti ottenute da ogni formazione politica che poi ritroviamo nella suddivisione dei seggi in Parlamento. Subito dopo dovrebbero ripassare quegli articoli della Costituzione che stabiliscono che l'Italia è una repubblica palamentare, che il popolo non vota il presidente del consiglio ma solo un partito o una coalizione, che il presidente del consiglio è incaricato dal presidente della repubblica  e che il governo che si formerà dovrà poi ottenere la maggioranza in parlamento, maggioranza che può essere formata mettendo insieme qualsiasi partito politco. Sono regole semplici da capire e da applicare. Quindi in buona sostanza nessun partito o coalizione è stata indicata come forza di governo, nessun leader politico, invenzioni dei partiti a parte, è stato indicato come presidente del consiglo dal voto popolare, e infine che nessun partito è stato votato per fare opposizione. Detto questo in un paese normale con una classe dirigente di politici e non di politicanti, ogni partito avrebbe il dovere di contribuire alla formazione del governo magari chiedendo ai propri iscritti qualora si trovasse ad appoggiare una maggioranza con i propri avversari demonizzati in campagna elettorale, ma prima di tutto dovrebbe rispettare il ruolo del Presidente della Repubblica l'unico autorizzato ad indicare il futuro presidente del consiglio. Alla luce di tutto questo personalmente sono orgoglioso di non aver dato il mio voto a nessuno di coloro che da domani sfileranno davanti a Mattarella.

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