mercoledì 8 novembre 2017

Sicilia-Ostia: nessuno ha vinto ... ma ha perso la democrazia






Come al solito dopo ogni tornata elettorate di qualsiasi genere, ci dobbiamo sorbire un'abbuffata di commenti e analisi da parte dei vari schieramenti politici. Non si tratta mai di analisi oggettive basate sui dati più salienti, ma sempre orientate nel verso di che si cimenta nel commento post voto a tal punto che lo stesso dato numerico può assumere significati opposti e contrari. Alla fine, se pur con sfumature diverse, chi ha perso trova sempre un motivo per ritenersi soddisfatto e per trovare un aspetto perdente anche su chi ha vinto, chi ha vinto esulta anche se in presenza di dati non del tutto positivo, chi ha pareggiato ha comunque vinto dichiarando perdente tutto il resto della combriccola. L'aspetto più desolante è che poi, alle prossime elezioni, di fatto non sarà cambiato niente indipendentemente da chi ha governato. Ma forse ancora più desolante è il fatto che qualunque formazione politica tralascia un dato che sta diventandotalmente cronico nel nostro paese, da mettere in discussione perfino la democrazia e la validità delle votazione: l'astensionismo. Ormai siamo al punto che la maggioranza dei cittadini non va a votare. In Sicilia hanno votato il 46% degli aventi diritto e ad Ostia il 37%. Ora in demcorazia la regola è che la maggioranza dovrebbe avere il diritto di governare, ma se la maggioranza dei cittadini non va a votare con quale titolo la formazione politica che vince una elezioni si prende la responsabilità del governo ? E soprattutto se la politica tutta, vincenti e perdenti, dopo un risultato del genere non fa assolutamente niente per riconquistare la fiducia dei cittadini (in sicilia si è ripetuto lo stesso livello di astensione di cinque anni fa) non dovrebbe avere il buon senso di .... ritirarsi a vita privata ? Personalmente non condivido l'astensione in quanto, come è stato dimostrato in questi anni, nessuno si preoccupa del cittadino che non va a votare. Le analisi e i commenti sono ristretti semplicemente sul risultato relativo ai votanti, ma se i votanti sono una minoranza dell'elettorato questo non importa assolutamente a nessuno e tutti vanno per la loro strada. Un altro aspetto inquietante si è verificato a Ostia dove i fascisti di Forza Nuova hanno ottenuto quasi il 10% dei voti, percentuale che con il livello di astensione corrisponderebbe al 3,7% circa dell'elettorato ma che in seguito all'astensione ha consentito a questi fascisti di ottenere dei seggi. L'unico commento ha questo risultato preoccupante è stato questo: "Beh sta succedendo in tutta europa" quindi una specie di rassegnazione ad una rinascita della destra più pericolosa che potrebbe essere il preludio di qualcosa di ancora più tragico. Per il resto tutta la politica che ha partecipato alle elezioni siciliane non lascia intravedere alcun barlume di luce e l'astensione sarà un partito destinato ad avere la maggioranza indipendentemente dalla legge elettorale e dai meccanismi artificiosi studiati per far prevalere quello o quell'altro. Il tunnel della crisi politica è ancora lungo e buio e se ne portà uscire solo quando si capirà che non andare a votare non risolve niente se non si mettono in campo anche altre forme di protesta contro questa politica becera.

Nessun commento: