giovedì 9 novembre 2017

Lo sciopero contro i ceti medio bassi


Si potrebbe dire che non esiste più lo sciopero di una volta ma la situazione è anche peggiore: di fatto non esiste più lo sciopero come strumento di lotta e di rivendicazione dei lavoratori. In questi anni i lavoratori sono stati progressivamente depredati di diritti elementari conquistatsi con lotte anche cruente ed miglia di ore di sciopero. Con l'acuirsi della crisi economica questi diritti sono stati progressivamente erosi a partire dallo sciopero (ormai con tutte le regolamentazioni possibili è diventato uno strumento di lotta inutile), per finire al lavoro in via di trasformazione progressiva da stabile a precario e mal pagato, passando dallo statuto dei lavoratori e dal famoso articolo 18. L'articolo 18 è proprio il simbolo di questa guerra contro i lavoratori portata avanti proprio da un partito che si definiva di sinistra. Questo articolo è stato considerato un privilegio perché non riguardava tutte la categorie dei lavoratori e quindi come tale è stato abolito, in realtà si trattava di una tutela del lavoratore contro il padrone o imprenditore, riservato si ad alcune categorie, ma come tale andava esteso a tutti i lavoratori e non cacellato. Ma torniamo allo sciopero. Quasta forma di lotta è stata negli anni regolamentata a tal punto che siamo arrivati all'assurdo che per fare uno sciopero è quasi necessario presentare una domanda e ricevere un'autorizzazione, cancellando quindi l'efficacia di un simile strumento. Oggi c'è stato un ulteriore passo avanti nella delegittimazione dello sciopero arrivando a indire uno sciopero indirizzato a colpire solo una categoria di utenti del servizio pubblico.

Il personale delle ferrovie organizza uno sciopero dal quale però sono escluse Le frecce che viaggeranno regolarmente, come recita il sito delle ferrovie. Non più uno sciopero quindi contro il datore di lavoro ma contro l'utente appartenente al ceto medio basso. Le frecce si sa sono treni il cui costo del biglietto è il doppio dei treni intercity e regionali, treni quest'ultimi utilizzati dalla massa dei pendolari che si sposta con questo mezzo. Uno sciopero quindi classista che alla fine non penalizza certo l'azienda. Non si è ma visto uno sciopero del genere. Naturalmente in questa deligittimazione di questo strumento di lotta hanno una grande responsabilità tutti coloro che dovrebbero in qualche modo stare dalla parte dei lavoratori e quindi sindacati e partiti di sinistra, ammesso che questi esistano ancora.

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