mercoledì 15 novembre 2017

E anche l'Italia calcistica ha il suo Schettino


Fra  tanti aspetti deludenti e tristi della partita Italia-Svezia, atto finale di un percorso che che ci ha portato fuori dal mondiale 2018, pochi hanno posto l'accento sulla figura del mister Ventura. Non parlo di scelte tecniche o tattiche, in Italia si sa siamo tutti allenatori soprattutto quando gioca la Nazionale ed ognuno ha la sua soluzione (fra giocare questo o quello, adottare un modulo piuttosto che un altro), ma di quella capacità di gestire un gruppo come la nazionale di calcio che poi è la dote maggiore che un allenatore degli azzurri dovrebbe avere. L'allenatore della nazionale vede i propri giocatori per pochi giorni all'anno e non può avere il tempo di impostare un modulo e tutti i meccanismi necessari affinchè in campo tutto funzioni nel mgliore dei modi. Il tecnico della nazionale deve mettere in campo quei giocatori che secondo lui possono amalgamarsi nel migliore dei modi, sia dal punto di vista tattico/tecnico che caratteriale, e fare piccoli aggiustamenti ma poi si deve affidare alle capacità del singolo ad adattarsi al gruppo. Le doti essenziali però, soprattutto nelle fasi di qualificazioni ai mondiali o agli europei, sono quelle dell'autorevolezza e della capacità di guidare un gruppo eterogeneo e non sempre facile da amalgamare. In questo atteggiamento Ventura ha fallito ed ha fallito proprio nel momento in cui sono sorte le difficoltà e cioè dalla sconfitta per 3 a 0 con la Spagna. La riunione dei giocatori senza lo staff tecnico è stato il primo episodio che ha sancito il distacco del gruppo dal mister azzurro e le partite che ne sono seguite lo hanno dimostrato. Poi c'è l'episodio di De Rossi che si rifiuta di andare a scaldarsi nella partita con la Svezia perché secondo lui servivano attaccanti, per finire con il fuggire davanti alle telecamere dopo la sconfitta lasciando il testimone a Gigi Buffon. E oggi dopo due giorni ancora nessuna dichiarazione del tecnico. Un comportamento che non può essere adottato da chi svolge il ruolo di tacnico di una squadra di calcio ma di qualunque altra compagine sportiva, il problema sta tutto lì. Poi si può discutere all'inifinito su quel o quell'altro giocatore (in questo caso non vedo però chi avesse potuto far giocare Ventura, o sui motivi di questa sconfitta (troppi stranieri ma nel 1966 sconfitti dalla Corea del Nord gli stranieri non c'erano e nel 2006 ce n'erano eccome, dei settori giovanili che non esistono più ma non esistono più da anni, dello strapotere delle televisioni ma in questo caso è colpa nostra che facciamo gli abbonamenti) o su tante altre questioni salvo poi rimetterle da parte fra due anni se la nazionale si comporterà bene agli europei. Certo che non fare niente non si può ma ormai è dal 2006 che non si fa niente dopo le brutte figure in Sud Africa ed in Brasile, quindi niente di nuovo sotto il sole. Forse si cambierà allenatore, forse il presidente della FIGC ma alla prossima occasione o nasce qualche campione o i problemi saranno gli stessi di oggi.

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