giovedì 24 settembre 2015

Riforma del senato: ma la minoranza del Pd ci fa o ci è ... ?


Da due giorni ormai si va strombazzando che la minoranza del Pd ha ottenuto la modifica del famigerato articolo 2 della riforma del Senato e che la democrazia è salavguardata in quanto il senato tornerà ad essere elettivo. Ora è vero che in Italia le leggi sono scritte con i piedi e solitamente danno adito ad almeno cinque interpretazioni diverse fra loro e tutte contrastanti, ma sfido chiunque a trovare nell'articolo 2 riveduto e corretto questa elettività dei senatori da parte dei cittadini.
Il comma 3 dell'articolo in questione recita: " I consigli regionali eleggono con metodo proporzionale i senatori tra i propri componenti" .... La modifica al comma 5 che dovrebbe garantire l'elettività da parte dei cittadini recita che il mandato dei senatori coincide con la durata dei consigli regionali che li hanno eletti "in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati regionali in occasione del rinnovo dei medesimi organi, secondo le modalità stabilte dalla legge"
Ecco sfido a trovare in questo testo che i futuri senatori saranno eletti dai cittadini, ed anche se qualcuno ci leggesse questa eventulità rimane la conclusione del comma 5 che fa riferimento ad una legge tutta da scrivere e che ancora non esiste. Ma quando questa legge sarà scritta come può entrare in coflitto con il comma 3 che stabilisce che siano i consigli regionali a eleggere i senatori ? Insomma un grande pastrocchio o meglio un grande bluff svenduto come una vittoria della minoranza del Pd. Ma ormai questi della famigerata minoranza ci hanno abituato a simili sceneggiate: si urla, si strilla, si minacciano scissioni, si chiamano in causa i principi della sinistra e poi alla fine nella migliore delle ipotesi sono presi per i fondelli dalla faina Renzi per mano della vestale Boschi, oppure chinano il capo e votano a favore di tutto ciò che Renzi gli fa passare sotto il naso, o ancora escono per non votare. Come nell'ultima direzione del Partito Democratico quando Renzi e Boschi sventolavano il voto all'unanimità in favore della riforma e i presunti dissidenti uscivano per non votare come conigli senza offesa per i conigli naturalmente. Ora la riforma passerà sicuramente nonostante la strenua difesa della costituzione che Calderoli, quello del porcellum, sta mettendo in atto (pensate come siamo messi in questo paese appellarci a Calderoli per salvaguardare un pò di democraia) e poi la mano passerà ai cittadini. Se però il paese rimane in queste condizioni agli elettori della riforma del senato importerà meno di niente presi da problemi molto più stringenti che riguardano la sopravvivenza e fra un ano ciritroveremo con qualche riforma o meglio controriforma approvata e con molta democrazia in meno, ma forse a questo paese della democrazia importa ormai .... una mazza.

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