martedì 10 marzo 2015

La farsa delle riforme costituzionali


Con il voto odierno della Camera sulla riforma costituzionale si chiude un altro atto della farsa messa in scena dal Partito Democratico con la regia di Matteo Renzi. Tutto è iniziato con il principio che le riforme costituzionali devono essere condivise coinvolgendo tutte le forze politiche comprese quelle dell'opposizione. Principio più che sacrostanto se nonché la sua applicazione si è ristretta a trattare queste riforme con un solo partito o meglio con un pregiudicato capo di quel partito lasciando da parte tutto il resto del parlamento. La scusa per certe scelte fatte da Renzi era che tali scelte dovevano essere concordate appunto con Berlusconi. Poco importa se una parte consistente del suo partito, il Partito democratico, non condivideva alcuni punti basilari di questa riforma. Poi come d'incanto l'accordo sulle riforme cade in due o tre giorni, quelli che sono stati necessari per l'elezione del presidente della repubblica, ed allora in molti speravano che, una volta liberati delle richieste del pregiudicato, ci fosse una rimodulazione anche delle riforme costituzionali. Ninte di tutto questo. Il senato di nominati, di politici con il secondo lavoro, di ramo del parlamento non scelto dai cittadini, rimane alla faccia della riforma costituzionale condivisa. M ail voto di oggi ha del grottesco. Il partito di opposizione, Forza Italia, che aveva contribuito alla definizione dei paletti della riforma e che aveva votato a favore in senato, alla camera vota contro senza che ci siano stati dei cambiamenti sostanziali alla riforma stessa. L'opposizione del Partito democratico che era uscita addirittura era uscita dall'aula nella famosa seduta fiume di febbraio insieme alle opposizione, oggi vota a favore della riforma che è rimasta la stessa di febbraio. Insomma senza che sia stato cambiato niente chi era a favore ora è contrario e chi era contrario ora è a favore. E questa sarebbe una riforma costituzionale che dovrebbe dare nuovo impulso al paese. A questo punto non rimane che l'ultima parola ..... quella dei cittadini che per fortuna quando si chiuderà l'ultimo atto di questa farsa melodrammatica, potranno esprimersi su questo attentato alla democrazia costituzionale del nostro paese. Sarà quello il momento cruciale .... per ora lasciamoli fare e lasciamoli divertire con le loro controriforme, poi dovrà arrivare il NO deciso e netto dei cittadini e quello sarà forse il momento nel quale finalmente questi cialtroni dovranno davvero andare a casa. Tutti nessuno escluso.

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