giovedì 5 febbraio 2015

Partito Democratico: un carrozzone inaffidabile


La storia del Partito Democratico è iniziata con una grande successo: la caduta del governo Prodi. Nato il 14 ottobre 2007, dopo solo 7 mesi causò la caduta del governo del centro sinistra nato dalla vittoria dell'Ulivo alle elezioni del 2006. Tutto il centro sinistra, ma soprattutto i Ds, piuttosto che impegnarsi nel far approvare a Prodi una nuova legge elettorale e una legge sul conflitto di interessi, preferirono impiegare le loro energie nella formazione di un partito che raccolse di tutto e di più tradendo, dimenticando e cancellando la storia della sinistra. Un partito pieno di contraddizioni che non ha mai saputo trovare una propria identità, una linea politica, una strategia di governo. Contraddizioni e inaffidabilità che sono esplose poi in questi due anni a partire dalle elezioni del 2013 vinte con un piccolo scarto. Si è iniziato con il tradimento dei 101 alla elezione del presidente della repubblica dell'aprile 2013 per poi arrivare al governo Letta ed al famoso "stai sereno" di Matteo Renzi due giorni prima della pugnalata alle spalle del povero Enrico. Non si era mai visto un partito togliere la fiducia, per altro senza passare dal parlamento e quindi nella maniera più ignobile, ad un governo guidato dallo stesso partito. Insomma la dimostrazione che anche all'interno dello stesso partito nessuno poteva stare tranquillo. L'ascesa di Matteo Renzi alla segretaria del partito ed alla presidenza del consiglio non ha certo modificato l'atteggiamento del PD ed anzi l'inaffidabilità è cresciuta fino ad arrivare a questi giorni i cui avvenimenti ne hanno dato la dimostrazione pratica. Come prima mossa Renzi ha concordato con l'avversario di sempre ed ormai relegato fuori dal parlamento a causa di una condanna definitiva, le famose riforme necessarie al paese. Ma questo patto non è stato mai reso pubblico proprio per poi dire tutto ed il contrario di tutto su quanto i due leader avessero concordato. I portaborse di Matteo Renzi in questi mesi hanno cercato in tutti i modi di convincere il paese e le frange critiche dello stesso partito, che le riforme, soprattutto quelle che dovrebbero stabilire le regole del gioco, vanno concordate con tutti, anche con l'opposizione. In un anno questa teoria è stata difesa a spada tratta, da Renzi, dai suoi ministri, dalla segreteria del partito. Poi si è arrivati alla elezione del Capo dello Stato. Secondo il Pd nel patto stilato con Berlusconi non era previsto alcun accordo sul nome del futuro presidente della repubblica, ma sta di fatto che appena proposto il nome di Mattarella tutta Forza Italia si è ribellata alla decisione di Renzi finendo per votare scheda bianca. Insomma nel famoso patto del Nazzareno c'era anche il presidente della repubblica, ma il Pd non ha rispettato quel patto. Il Partito Democratico si è ricompattato si è subito detto, ma questo lo si vedrà fra poche settimane. Nel frattempo Forza Italia si svincola dal patto stretto un anno fa e quelli del Partito Democratico che fanno ... ? Si lanciano in dichiarazioni del tipo ... Va bene cosi' sarà tutto più facile ora ... Forza Italia non è indispensabile per le riforme .... Ora si va più veloci. Insomma tutti i fiumi di parole spesi in questi mesi per giustificare gli accordi con Berlusconi per le riforme istituzionali, sono finiti nel dimenticatoio come se fossero state spese da altri e non da quei furbacchioni del Pd. E questo sarebbe un partito che dovrebbe riformare il paese .... ?

2 commenti:

roby ha detto...




Dopo vent’anni di guerra civile (anche se solo mediatica) tra berluschini e mondo ex comunista, l’arrivo dei cinque stelle, ha fatto unire in pochi giorni i due fronti come nulla fosse. Un disperato abbraccio per sopravvivere. A dimostrazione del vuoto di valori ed ideali che c’è dietro ai vecchi partiti. E che il sistema mafioso è uno solo, non c’è nessuna differenza tra destra e sinistra. L’unica differenza reale è tra loro e noi, tra chi si piega e aderisce al sistema e chi ne sta fuori.

antipolitico ha detto...

La differenza fra destra e sinistra c'è eccome ... il problema è che il Partito democratico è, fin dalla sua nascita, identificato erroneamente come un partito di sinistra ... ed invece non lo è mai stato ... ed oggi con Renzi a maggior ragione. L'arrivo dei cinque stelle nel quale molti speravano .. dimenticando chi fosse il loro leadee un comico che per risollevarsi dai fallimenti dello spettacolo .. si è inventato un movimento organizzato come una setta. Se avessero saputo gestire il successo elettorale ora non avremmo nè Renzi né tantomeno Berlusconi ... ma i neoeletti erano ed alcuni sono ancora, inesperti e completamente inadeguati e hanno continuato ad affidarsi al comico il cui unico obiettivo era ed è quello di fare fatturato con il blog.